Ferrari da record. Volano utili e consegne grazie alla 488

Dopo i risultati confortanti di FCA ci pensa Ferrari a chiudere il cerchio con numeri da record nel secondo trimestre 2016

3 agosto 2016

Punti chiave

2016: confermato il target delle 8.000 consegne
488 a gonfie vele, scende l'indebitamento

Dopo i risultati confortanti di FCA ci pensa Ferrari a chiudere il cerchio con numeri da record nel secondo trimestre 2016. L'utile netto vola a 104 milioni di euro, in crescita del 35% sull'analogo periodo 2015 e, grazie ad un aumento delle consegne dell'8%, i ricavi netti si attestano a 811 milioni di euro (+5,9%).

2016: confermato il target delle 8.000 consegne

«Siamo perfettamente in linea con le previsioni», sottolinea il presidente e amministratore delegato del Cavallino, Sergio Marchionne, che conferma le prospettive per il 2016. Ovvero circa 8 mila consegne, ricavi netti pari a tre miliardi di euro, Ebitda rettificato oltre agli 800 milioni di euro, indebitamento netto inferiore a 730 milioni.

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Le vendite dei modelli a 8 cilindri sono cresciute del 16% grazie al successo di 488 GTB e 488 Spider

«Sono le condizioni minime - dice il manager - che pensiamo di raggiungere». In attesa di ottenere risultati migliori in Formula 1, Marchionne si consola dunque con i dati economici: «Ci aspettiamo un anno fenomenale», dice, mentre in Borsa il titolo chiude a 41,52 euro (+2,52%), al termine di una giornata nera per le contrattazioni a Piazza Affari.

«Sono abbastanza soddisfatto dei progressi che stiamo facendo. Non ho notizie negative da darvi sul trimestre, che continua a mostrare la forza del marchio e dei prodotti» Ferrari, ha detto agli analisti Marchionne, rientrato dagli Stati Uniti a Maranello in tempo per esaminare i conti del secondo trimestre.

488 a gonfie vele, scende l'indebitamento

Le consegne, trainate dalla crescita del 16% delle vendite dei modelli a 8 cilindri grazie al successo di 488 GTB e 488 Spider, hanno raggiunto le 2.214 unità, 155 in più rispetto allo stesso periodo 2015. Bene in particolare le performance nelle regioni Emea (+14%) e Greater China (+26%), ma anche le Americhe hanno messo a segno un lieve miglioramento e il resto dell'Apac è rimasto in linea con l'anno precedente.

«Brexit? Guardiamo in modo cauto alla vicenda, ma siamo fiduciosi», sottolinea Marchionne, secondo cui il voto degli inglesi per uscire dall'Europa non ha comportato «significative decelerazioni» nelle vendite della Rossa. «La domanda - sostiene al riguardo - non ha avuto nessuna distorsione». Nel secondo trimestre migliora anche l'indebitamento industriale netto, che si attesta sui 763 milioni di euro rispetto ai 782 milioni dello scorso marzo. L'obiettivo, conclude Marchionne, è quello di «ridurlo il più presto possibile».

Fonte: Ansa