Ferrari, Camilleri: «Una crisi senza precedenti»
«Stiamo tutti affrontando una crisi che non ha precedenti nelle nostre vite»: così Louis Camilleri, l'ad della Ferrari, descrive l'emergenza Coronavirus in una lettera indirizzata ai dipendenti della casa di Maranello. «Nessuno - prosegue Camilleri - può restare insensibile di fronte a questa tragedia. Preoccupazioni, dubbi e sì, persino paura sono i sentimenti che ognuno di noi prova. I nostri cari, le nostre famiglie e i nostri amici sono al primo posto nei nostri pensieri, preghiamo per la loro salute e in molti casi per la loro guarigione. Quando non ci troviamo a piangere per la scomparsa prematura di chi ha perso la propria battaglia con questa spaventosa pandemia».
«Come sapete - continua Camilleri - il vostro benessere e la vostra salute sono la nostra priorità. Abbiamo deciso di estendere l'attuale sospensione della produzione, mentre le attività svolte in smart working garantiscono la continuità del business». Camilleri conferma poi la data di riapertura del 14 aprile, ma solo nel caso in cui la situazione lo consenta. «Se la nostra catena di fornitura ce lo permetterà saremo tutti di nuovo al lavoro 14 aprile. Nessuno di noi può prevedere gli sviluppi delle prossime settimane. Quello che posso però dire con certezza è che questa emergenza alla fine passerà, e quando succederà torneremo tutti al lavoro più forti che mai».
Camilleri poi non manca di sottolineare la forza della Ferrari: «Abbiamo il privilegio di lavorare per un'azienda eccezionale, in grado di resistere a questa crisi meglio di altre. I valori che condividiamo non solo sono immutabili ma sono le fondamenta della nostra fede in un futuro ancora più luminoso». Nella nota diffusa alla stampa per annunciare la riapertura degli stabilimenti di Maranello e Modena il 14 aprile, erano espressi concetti simili: «Alla luce del valore del marchio, della propria solidità finanziaria e del modello di business, Ferrari è fiduciosa nella propria capacità di generare valore per tutti gli stakeholder al di là delle incertezze del breve periodo».
