Ferrari: Benedetto Vigna "clonato" dall'AI, il giallo della mega operazione finanziaria

Ferrari: Benedetto Vigna "clonato" dall'AI, il giallo della mega operazione finanziaria
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Un computer che parla con la voce del CEO Ferrari: il tentativo di ingannare un dirigente del Cavallino ha richiesto sottile discernimento e prontezza di spirito
26 luglio 2024

Un giallo tutto "modenese" è accaduto nei giorni scorsi in Ferrari, e ne ha parlato Bloomberg in questo articolo a firma di Daniele Lepido. Alla vigilia di quelli che saranno probabilmente giorni memorabili per il Cavallino, un'abile tentativo di truffa ha coinvolto un dirigente Ferrari, che ha cominciato a ricevere messaggi a nome di Benedetto Vigna su Whatsapp, però da un numero sconosciuto.

Il tono era più o meno questo "Hai sentito della grande acquisizione che stiamo per fare?". Visto che da giorni si parla insistentemente di un ritorno alla gestione del marchio Maserati, c'era anche una parvenza di plausibilità. I messaggi sono continuati con "Preparati a firmare un accordo di non divulgazione che ti manderanno gli avvocati..." e "le agenzie di Borsa sono già state avvertite, ma massima discrezione!

Dopo questi messaggi, il finto-Vigna è salito di un livello: grazie ad un sistema di controllo della voce con l'intelligenza artificiale ha finto una chiamata al dirigente (il cui nome non è stato divulgato), un deep-fake che il ricevente ha giudicato "addirittura credibile" per via dell'accento lucano. La voce al telefono, che ha spiegato di aver usato un numero sconosciuto per riservatezza, ha iniziato a descrivere l'operazione come un progetto finanziario che passava attraverso la Cina e che richiedeva delle transazioni economiche importanti. Qualcosa di sospetto, però, si stava facendo strada nell'interlocutore, piccole intonazioni  metalliche nella voce che, sommate alla irritualità di una simile comunicazione fatta dal CEO Vigna, hanno fatto scattare una domanda: "Scusa Benedetto, ma devo chiederti di indentificarti. Qual è l'ultimo libro che mi hai consigliato di leggere?". A questo punto l'interlocutore ha chiuso la comunicazione. In Ferrari sono in corso indagini, ma nessun commento è stato rilasciato. Non a tutti è andata bene come alla Ferrari: per un deep-fake come questo lo scorso febbraio una multinazionale di Hong Kong ha perso 26 milioni di dollari; una semplice videocall in cui un finto capo delle finanze ha convinto un dipendente a trasferire i fondi.

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