Ferrari 812 Superfast Curva. L'arma per la pista... E invece

Ferrari 812 Superfast Curva. L'arma per la pista... E invece
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Si è trattato di una notizia sensazionale. Fino a quando non ci siamo ricordati che fosse il primo di aprile
2 aprile 2018

Di recente Ferrari ha presentato la versione hardcore della 488, la Pista. Una barchetta formidabile che raggiunge numeri da capogiro con il suo V8 3.9 L biturbo portato per l'occasione a quota 720 CV, al quale è affidato il compito di muovere un peso inferiore ai 1300 kg. Tanta dell'ispirazione arriva dalla versione GTE impegnata nell'endurance, con numerose soluzione aerodinamiche che riprendono da vicino la variante da competizione

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Pensate, quindi, al salto sulla sedia che abbiamo fatto ieri quando ci siamo ritrovati davanti alle foto che pubblichiamo in questo articolo. Lo diciamo subito, si tratta di uno dei pesci d'Aprile più di cattivo gusto di sempre. Cattivo gusto perché ovviamente avremmo adorato vedere questo mostro già in strada, ma come sappiamo, devono passare almeno tre anni prima che Ferrari proponga la versione più spinta dei suoi modelli (vedi F12 TDF). 

In questo specifico caso sembrava di trovarsi davanti una delle Ferrari del programma XX messa su strada e pronta per essere parcheggiata sotto il Casino di Montecarlo; anzi meglio, essere strapazzata su un circuito. Non ci sono ovviamente dati tecnici riguardo al V12 aspirato che magari un giorno potrà sfondare anche quota 800 CV, ma dai rendering, molto accurati tra l'altro, si potevano evincere soluzioni aerodinamiche estreme, con appendici e alettoni mai visti prima in casa del Cavallino. 

Il frontale è caratterizzato da un paraurti anteriore completamente stravolto, con uno splitter enorme nella parte più bassa, sovrastato da una soluzione simile a quello della Pista, che, verosimilmente, dovrebbe convogliare l'aria all'interno dell'S-duct. Ai lati, due grandi bocche per il raffreddamento dei freni, divise da due alette che si prolungano in maniera autonoma e formano due alette indipendenti. Anche qui per canalizzare al meglio i flussi

Stessa storia per il posteriore, dove adesso domina la scena un'ala fissa in carbonio che lavora insieme a un'estrattore posteriore rivisto e maggiorato per risucchiare al meglio la vettura al terreno. Che dire sarà stato un pesce di Aprile indigesto per Ferrari, ma a noi sembra proprio una bella fonte di ispirazione

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