Ferrari 612 Scaglietti Kalikow
Peter Kalikow è un appassionato - e ricco, molto ricco - collezionista americano con un debole per le rosse di Maranello e un desiderio che sa di antico: infilare nel proprio garage non una ferrari "qualsiasi", ma una vera fuoriserie, un esemplare unico realizzato secondo le sue precise indicazioni. Proprio come si usava fare fino agli anni Sessanta, quando si compravano telai e motori a Maranello per poi affidare la realizzazione della carrozzeria ad artisti come Pininfarina, Zagato e pochi altri.
Per realizzare il suo progetto Kalikow - che evidentemente deve essere un cliente Ferrari molto affezionato - si è affidato proprio a Pininfarina, consegnado la meccanica di una 612 Scaglietti che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto avere una carrozzeria del tutto inedita. Niente di appariscente però: il collezionista americano voleva che la sua creatura si distinguesse solo da pochi, significativi dettagli, capaci però di fare la differenza di creare nell'insieme qualcosa di completamente diverso e unico, pur mantenendo l'eleganza e la fruibilità quotidiana che distinguono la gran turismo italiana.
Il risultato è una vettura che ripropone le stesse proporzioni del modello standard, ma con uno stile del tutto originale e ricco di richiami ai modelli che hanno fatto la storia della Ferrari, dalle sportive degli anni Cinquanta e Sessanta (alle quali è ispirata la griglia anteriore) alla spettacolare Enzo (richiamata nei fari posteriori sporgenti).
Altri dettagli distintivi sono poi la grande presa d'aria che domina il cofano motore e le piccole "pinne" che abbracciano il lunotto, mentre il tetto è trasparente grazie ad un'innovativa tecnologia a cristalli liquidi e celle fotovoltaiche.
La personalizzazione, naturalmente, ha coinvolto anche gli interni, studiati per creare un ambiente realmente su misura per il fortunato collezionista americano, mentre la meccanica è rimasta invariata, a partire dal possente V12 da 540 CV.
La vettura sarà esposta questo fine settimana al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este, proprio come accadeva in passato cone le sue illustri progenitrici.
