Ferrari: 400.000 falsi Cavallini tutti distrutti, comprese tre auto

Ferrari: 400.000 falsi Cavallini tutti distrutti, comprese tre auto
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Oltre 400.000 prodotti falsificati distrutti: il Cavallino Rampante difende la sua eredità
10 luglio 2024

La lotta contro la contraffazione è un fronte aperto per molte grandi marche e Ferrari non fa eccezione. Con oltre 400.000 prodotti falsificati distrutti, inclusi tre veicoli, la casa automobilistica di Maranello rafforza il suo impegno nella protezione della propria identità e del proprio valore.

L'iniziativa è stata spinta da un aumento delle imitazioni che abusano del prestigio del marchio Ferrari, estendendosi da semplici accessori come cappellini e magliette fino a vere e proprie automobili contraffatte vendute a prezzi elevati. La distruzione dei prodotti falsificati è solo l'ultimo passo di una strategia più ampia che include anche azioni legali preventive e la sensibilizzazione pubblica sull'importanza di acquistare prodotti autentici.

Carlo Daneo, consulente legale generale di Ferrari, sottolinea la sofisticazione crescente dei contraffattori, che arrivano a utilizzare veri telai Ferrari per costruire carrozzerie di modelli più costosi. "Il nostro obiettivo non è solo rimuovere questi falsi dal mercato, ma distruggerli completamente per evitare future circolazioni," afferma Daneo.

Il problema non si limita alle vetture: recentemente, il simbolo Ferrari è stato trovato addirittura su un frigorifero, dimostrando quanto i contraffattori siano disposti a spingersi per sfruttare il prestigio del marchio. In risposta, Ferrari ha intensificato gli sforzi per proteggere la sua proprietà intellettuale e ha implementato il Progetto di Ricompensa Anticontraffazione, che incoraggia il pubblico a segnalare i falsi.

Chiunque si registri al progetto può segnalare sospetti di contraffazione. Una volta confermati, i collaboratori ricevono un ringraziamento ufficiale e un gadget Ferrari. "Ogni giorno riceviamo segnalazioni e la loro verifica è un lavoro imponente, ma è estremamente gratificante vedere il coinvolgimento di tanti, dai dipendenti ai fan, in questa battaglia cruciale," conclude Paolo Lorenzi, consulente legale senior per la Proprietà Intellettuale.

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