Ferrari 296 GTS: la spider ibrida con 830 CV [VIDEO]

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La Ferrari 296 diventa una bellissima spider con tetto rigido, degna competitor della berlinetta quanto a fascino. Ecco com'è fatta
19 aprile 2022

Da chiusa ad aperta in 14 secondi. Il V6 turbo da 633 cavalli. L’elettrico che ne aggiunge 167. I numeri della 296 erano già straordinari - ben superiori agli otto cilindri di buona memoria - ma non bastava, ora la berlinetta diventa anche spider. Si chiama, naturalmente, 296 GTS, Gran Turismo Spider, una sigla che non regala solamente la guida en plein air, ma anche e soprattutto una percezione del sound unica del 3 litri con V a 120° 

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Una sensazione sonora totalmente diversa da quella di una berlinetta, quindi è stato necessario riprogettare per intero il sistema “audio” per riverberare le note del V6 nell’abitacolo chiuso prelevando le frequenze a monte dei catalizzatori per riproporlo nell’abitacolo e farti desiderare che la parte elettrica non si svegli mai, spegnendone la “voce”. In modalità e-drive si possono raggiungere i 135 km/h. L’unità elettrica, dotata di una batteria da 7,45 kWh, è collocata fra il motore termico e il cambio DCT a 8 marce ed è governata dal TMA (Transition Manager Actuator), un blocco frizione a triplo disco a gestione elettronica che decide, in comunicazione con il cambio, la gestione del motore e l’inverter, la quantità di coppia da che dovrà erogare l’elettrico (fino a 315 Nm).

Il powertrain riprende le qualità della 296, ossia la combinazione elettrotermica con batteria ricaricabile dall’esterno, con 830 cavalli e un'autonomia nella modalità di funzionamento puramente elettrico di 25 km. Non molti, ma sono altri i record alla portata della 296 GTS: per esempio avere 221 CV/litro, una potenza specifica mai vista sulle auto stradali. O anche il baricentro più basso della categoria.

La bellezza - per non dire la perfezione - di questo modello nato come sempre dalla matita di Flavio Manzoni, consiste nell’essere ammirevole sia con il tetto chiuso sia aperto . operazione che si può fare fino a 45 km/h e in soli 14 secondi. Nel video è evidente anche la volontà di rendere questa operazione non solo funzionale ma anche “elegante” e aggraziata. Il tetto RHT (Retractable Hard Top) ha una struttura che rassomiglia abbastanza alla F8 Spider, con il tettuccio centrale che si divide in due parti asimmetriche sopra al secondo montante e si ripiega nello spazio previsto fra motore e abitacolo.

Ma a differenza della F8 Spider, il motore “ruba la scena” facendo bella mostra di sè attraverso una finestratura di vetro che lascia intravvedere i collettori d’aspirazione, mentre la parte posteriore della carrozzeria si chiude alle spalle dell’abitacolo definendo una forma meno pronunciata delle cuspidi dietro gli appoggiatesta, che ora sono collegate da una traversa a profilo alare e da un sottostante lunotto di vetro apribile che ha la funzione di frangivento per le altre velocità. Analoghi accorgimenti nella zona degli appoggiatesta per favorire il deflusso d’aria sul lato posteriore limitando al massimo il classico ritorno d’aria nella guida a tetto aperto che altrimenti investirebbe la nuca dei passeggeri, con una profilatura che blocca i refoli prima che giungano al tunnel centrale.

Ferrari 296 GTS Assetto Fiorano
Ferrari 296 GTS Assetto Fiorano

L’aerodinamica, un punto focale su cui tutto ruota quando si parla di Ferrari, ha paradigmi differenti, considerando che una spider è bella quando è aperta, ma deve essere estremamente efficiente anche quando è chiusa. L’alettone attivo al posteriore - che prende spunto da LaFerrari - genera una deportanza di 360 kg a 250 all’ora nell’allestimento “Assetto Fiorano” e la pulizia dei flussi d’aria che passano sopra il motore e la coda non viene degradata, mantenendo lo stesso livello di downforce raggiungibile sulla GTB.

La presenza di un tonneau cover dà al posteriore un’espressione del tutto diversa che ha portato spunti veramente notevoli anche dal punto di vista dell’eleganza e della pulizia delle forme: per esempio sono spariti gli sportelli di rifornimento della benzina e della presa elettrica, ora discretamente celati sotto due protezioni al lati della finestra panoramica dedicata al propulsore.

Il lavoro sull’ossatura della GTS in gran parte è invisibile, concentrato nei montanti anteriori, nel montante B e nel sottoscocca, rifinendo i longheroni, ma ha portato ad una performance invidiabile quanto a rigidezza senza gravare sulla massa, che è limitata a 1.540 kg (circa 80 in più rispetto alla berlinetta) con soli 1,86 kg per CV di potenza. La Ferrari 296 GTS spider non ha ancora un prezzo di listino ufficiale, ma calcolando che la versione chiusa viaggia attorno ai 275.000 euro, per la GTS è ragionevole pensare a cifre vicine ai 300.000 euro.

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