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Ferrari ha reso noti i risultati relativi al terzo trimestre e ai primi nove mesi del 2017. Nel periodo l'utile netto adjusted è in aumento del 24% a 141 milioni e l'ebitda adjusted a 266 milioni, con un margine del 31,8% (30,4% al netto delle coperture valutarie). I ricavi netti sono cresciuti a 836 milioni, in aumento del 6,7% (+9,3% a cambi costanti).
Nei mesi da luglio a settembre la casa di Maranello ha consegnato 2.046 vetture, un incremento del 3,4% rispetto all'anno precedente. Merito della crescita per quanto riguarda le auto spinte da propulsori V12 (+ 27%); calo, invece, per i modelli V8, riconducibile all'uscita dal mercato della California T.
Da quali modelli è trainata la performance dei V12? Dalla GTC4Lusso e da LaFerrari Aperta; peso inferiore, invece, per la F12berlinetta, in fase di uscita dal mercato, e per la F12tdf, il cui ciclo di produzione limitato sta giungendo alla conclusione. Successo per la 812 Superfast: la lista di attesa della vettura, appena introdotta nella regione Emea, va già oltre il 2018. Le consegne della Portofino, invece, inizieranno il prossimo anno.
Positiva la performance della regione Emea, con un'espansione del 5,1%. A livello di singole nazioni, sia la Francia che l'Italia hanno fatto registrare una crescita a doppia cifra; incremento più contenuto per il Regno Unito e situazione stazionaria in Germania. +5%, invece, nelle Americhe e +7,1% nella regione Asia-Pacifico. Cina, Hong Kong e Taiwan, su base aggregata, hanno subito un calo del 15,6% a causa del rallentamento registrato a Hong Kong, dove il nuovo distributore è diventato operativo proprio nel terzo semestre 2017.
Il gruppo Ferrari ha rivisto al rialzo le sue prospettive per il 2017: 8.400 consegne, incluse le supercar, ricavi netti pari a 3,4 miliardi (in aumento rispetto a oltre 3,3 miliardi), ebitda adjusted di 1 miliardo (in aumento rispetto a > 950 milioni), indebitamento industriale netto inferiore a 500 milioni (in calo rispetto a 500 milioni).