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Se non fosse stato per quel guasto che gli ha precluso la vittoria alla scorsa 500 Miglia di Indianapolis, oggi avremmo potuto parlare con tutta probabilità di Fernando Alonso come il nuovo Graham Hill. Perché? Perché nella storia delle corse solo è riuscito a mettersi in bacheca i trofei di Indianapolis, 24 Ore di Le Mans e Gran Premio di Monaco, le tre corse che assegnano la “Triple Crown”, ovvero il titolo non ufficiale riconosciuto ai piloti che riescono a vincere le tre gare più importanti al mondo.
Graham Hill riuscì nell'impresa nel 1972 con la vittoria sulla Sarthe, arrivata dopo i cinque trionfi nel Principato in Formula 1 (1963, 1964, 1965, 1968 e 1969) e a Indianapolis nel 1966. Fernando Alonso è ora a due terzi del cammino, dopo aver vinto la gara più difficile ed incerta ed essersi accorto nel 2017 che anche Indianapolis è per lui a portata di mano.
L'asturiano lo ha detto dopo il traguardo dell'edizione 2018, vinta insieme a Buemi e Nakajima: «La Triple Crown è un obiettivo, vedremo se sarò un pilota migliore e completo per riuscirci», ha dichiarato il pilota McLaren, lasciando intendere che sui mattoncini del catino dell'Indiana tornerà certamente.
Alonso è anche al sicuro dalla annosa diatriba tra chi sostiene e chi no che per fregiarsi della Triple Crown bisogna vincere il Campionato del Mondo di F.1 e non il solo GP di Montecarlo, avendo conquistato l'iride nel 2005 e 2006.
Nella storia del motorsport, sono stati solo 19 i piloti ad aver corso in tutti e tre gli eventi e ad averne vinto almeno uno. 13 sono invece quelli che sono arrivati a brindare a champagne e/o latte (nel caso di Indy) in due su tre.
Insieme all'ex ferrarista l'unico driver ancora in attività e che dunque potrebbe riuscire nell'impresa è il sempreverde Juan Pablo Montoya, che ha vinto Indianapolis nel 2000 e nel 2015 e il GP di Monaco nel 2003, ma non ha all'attivo alcun titolo iridato.
C'era anche il colombiano al via della 24h di Le Mans (il suo equipaggio ha chiuso nono assoluto), ma correndo quest'anno in LMP2 le sue chance di vittoria assoluta erano di gran lunga inferiori a quelle dello spagnolo. Gli altri sono ormai ritirati o passati tutti a miglior vita.