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Secondo le stime effettuate da Federauto le immatricolazioni auto nel mese di febbraio 2012 toccheranno un altro drammatico record negativo. Ad oggi si registra una perdita del 35,3% rispetto agli stessi giorni lavorativi del febbraio 2011. E anche con l'apporto delle km 0 dell'ultimo minuto sarà molto improbabile arginare la debacle. Di questo passo il 2012 chiuderà a circa 1,5mln di auto, lontanissimo dalla soglia di sopravvivenza delle filiera indicata dai principali analisti in 2mln di immatricolazioni.
«Purtroppo il settore dell'Automotive, che in Italia fattura l'11,6% del Prodotto Interno Lordo, contribuisce con il 16,6% al gettito fiscale nazionale e da lavoro a 1.200.000 persone, pare sia stato abbandonato a se stesso - spiega Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto, l'associazione che raggruppa i concessionari ufficiali di tutti i marchi commercializzati in Italia di auto, veicoli commerciali e veicoli industriali – questo nonostante il primo danneggiato sia proprio lo Stato, che nel triennio 2009-2011 ha introitato ben 2,5 miliardi in meno tra IVA e tasse varie.»
«Per questo abbiamo presentato il mese scorso al Governo una proposta organica per rilanciare il settore. Un piano che deve essere – prosegue - per svariati motivi, triennale. Se fosse adottato si autofinanzierebbe, aiuterebbe a svecchiare il parco circolante e a sostituire le vetture obsolete con modelli a bassa emissione di CO2 o superecologiche: Gpl, Metano, Ibrido, Elettrico. Vetture dotate di ABS, ESP, Airbag, dispositivi determinanti per la sicurezza dei cittadini. Le proposte di Federauto toccano temi come l'ambiente, la sicurezza, ma anche le entrate fiscali e l'occupazione. Purtroppo tutto tace e si vara inspiegabilmente un incentivo lampo su Metano e Gpl che vale appena lo 0,3% del mercato, ossia: nulla.»