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Si è tenuta quest'oggi nel corso del Motor Show 2011, una conferenza, rivolta alle concessionarie ed organizzata da Federauto e InterAutoNews, volta ad esaminare le attuali problematiche del settore in tempo di crisi.
Introdotta dal Direttore di InterAuto News, Tommaso Tommasi, la conferenza è stata fortemente caratterizzata dal discorso di Adriano Gios, autore di “Back to basic”, che vede le origini della corrente crisi nel fallimento del sistema finanziario degli anni scorsi.
«Le banche – ha dichiarato Gios - hanno fatto una straordinaria pressione per dare credito anche a segmenti Subprime, cioè a persone che probabilmente non erano capaci di rientrare dal debito, ma i tassi applicati erano molto alti, e la crescita dei valori immobiliari giustificava il rischio anche in caso di pignoramento.»
«Nel momento in cui la dinamica del mercato immobiliare si è fermata, si è verificata una bolla finanziaria scoppiata nel 2006-2007: i possessori di Subprime, non riuscendo piu’ a saldare i pagamenti, si sono ritrovati a vendere case (800.000 in un trimestre).»
«Il sistema mondiale è entrato nella “crisi da debito privato”. I governi sono quindi intervenuti immettendo ingenti quantità di capitale, dando una iniziale parvenza di successo. Si e’ però caduti dalla primavera del 2011 in una nuova crisi: quella del debito pubblico. Si e’ iniziato a parlare di difficoltà nel pagare il debito (default): i paesi maggiormente esposti erano i 4 P.I.G.S. Ora divenuti 5: i P.I.G.S.I. (Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna ed ora Italia).»
«Si è scoperto che esiste uno spread: vale a dire la maggiorazione di prezzo che viene applicata nel nostro Paese per pagare il denaro agli stranieri (in particolare i tedeschi), creando quindi un impatto sull’economia reale che ha generato veri e propri disastri:
verso il consumatore: minore capacità di spesa. Oggi non c’è nessun ottimismo, e il pessimismo è un cattivo consigliere per lo stesso che se può rimanda l’acquisto.
verso la concessionaria: il Sistema è storicamente “banco centrico”, le logiche di capitalizzazione d’Impresa sono sostituite dal ruolo delle banche.»
«Il sistema è rappresentato bene da un tavolo a tre gambe: Concessionario, Casa Mandante, Banche. Oggi una gamba è in crisi: la banca, il problema è strutturale, non congiunturale. Si necessita quindi di strategie strutturali.»
«Quali sono le regole di sostenibilità del sistema? Una concessionaria ha un capitale investito in cui una parte è fornita dalle banche e una dall’azionista. Se la redditività fosse del 10% e la banca si accontentasse del 5% noi saremmo felici. Oggi la redditività è però scesa al 3% e il debito è molto spostato verso le banche e poco esposto verso gli azionisti. Il costo della banca sale, quindi il sistema non è sostenibile.»
«La redditività bassa e l'indebitamento alto costituiscono la "tempesta perfetta": se l’indebitamento è alto, si necessita di un’alta redditività. Se la redditività diminuisce, è necessario portare equilibrio nel rapporto di indebitamento.»
«Se la crisi è congiunturale, la si risolve migliorando se possibile la redditività. Che fare? Bisogna innescare un “circolo virtuoso”, fatto da ANALISI e successive TERAPIE.»
«Ogni terapia va bene se si fa una corretta diagnosi: queste devono però essere non solo economiche ma anche finanziarie e per cassa. Fatta la diagnosi, si applica la terapia e si può rifare la diagnosi per una nuova terapia e via dicendo. Rapidità e lucidità sono gli obiettivi. Certamente ogni terapia individuale è utile ma probabilmente, cari concessionari, potete fare una terapia di sistema.»