Federauto e InterAutoNews analizzano i fattori di crisi

Federauto e InterAutoNews analizzano i fattori di crisi
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Ha avuto luogo stamani durante il Motor Show una conferenza rivolta alle concessionarie ed organizzata da Federauto e InterAutoNews per esaminare le attuali problematiche del settore
2 dicembre 2011

Si è tenuta quest'oggi nel corso del Motor Show 2011, una conferenza, rivolta alle concessionarie ed organizzata da Federauto e InterAutoNews, volta ad esaminare le attuali problematiche del settore in tempo di crisi.

Introdotta dal Direttore di InterAuto News, Tommaso Tommasi, la conferenza è stata fortemente caratterizzata dal discorso di Adriano Gios, autore di “Back to basic”, che vede le origini della corrente crisi nel fallimento del sistema finanziario degli anni scorsi.

«Le bancheha dichiarato Gios - hanno fatto una straordinaria pressione per dare credito anche a segmenti Subprime, cioè a persone che probabilmente non erano capaci di rientrare dal debito, ma i tassi applicati erano molto alti, e la crescita dei valori immobiliari giustificava il rischio anche in caso di pignoramento.»

«Nel momento in cui la dinamica del mercato immobiliare si è fermata, si è verificata una bolla finanziaria scoppiata nel 2006-2007: i possessori di Subprime, non riuscendo piu’ a saldare i pagamenti, si sono ritrovati a vendere case (800.000 in un trimestre).»

«Il sistema mondiale è entrato nella “crisi da debito privato”. I governi sono quindi intervenuti immettendo ingenti quantità di capitale, dando una iniziale parvenza di successo. Si e’ però caduti dalla primavera del 2011 in una nuova crisi: quella del debito pubblico. Si e’ iniziato a parlare di difficoltà nel pagare il debito (default): i paesi maggiormente esposti erano i 4 P.I.G.S. Ora divenuti 5: i P.I.G.S.I. (Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna ed ora Italia).»

«Si è scoperto che esiste uno spread: vale a dire la maggiorazione di prezzo che viene applicata nel nostro Paese per pagare il denaro agli stranieri (in particolare i tedeschi), creando quindi un impatto sull’economia reale che ha generato veri e propri disastri:

verso il consumatore: minore capacità di spesa. Oggi non c’è nessun ottimismo, e il pessimismo è un cattivo consigliere per lo stesso che se può rimanda l’acquisto.

verso la concessionaria: il Sistema è storicamente “banco centrico”, le logiche di capitalizzazione d’Impresa sono sostituite dal ruolo delle banche.»

«Il sistema è rappresentato bene da un tavolo a tre gambe: Concessionario, Casa Mandante, Banche. Oggi una gamba è in crisi: la banca, il problema è strutturale, non congiunturale. Si necessita quindi di strategie strutturali.»

«Quali sono le regole di sostenibilità del sistema? Una concessionaria ha un capitale investito in cui una parte è fornita dalle banche e una dall’azionista. Se la redditività fosse del 10% e la banca si accontentasse del 5% noi saremmo felici. Oggi la redditività è però scesa al 3% e il debito è molto spostato verso le banche e poco esposto verso gli azionisti. Il costo della banca sale, quindi il sistema non è sostenibile.»

«La redditività bassa e l'indebitamento alto costituiscono la "tempesta perfetta": se l’indebitamento è alto, si necessita di un’alta redditività. Se la redditività diminuisce, è necessario portare equilibrio nel rapporto di indebitamento.»

«Se la crisi è congiunturale, la si risolve migliorando se possibile la redditività. Che fare? Bisogna innescare un “circolo virtuoso”, fatto da ANALISI e successive TERAPIE

«Ogni terapia va bene se si fa una corretta diagnosi: queste devono però essere non solo economiche ma anche finanziarie e per cassa. Fatta la diagnosi, si applica la terapia e si può rifare la diagnosi per una nuova terapia e via dicendo. Rapidità e lucidità sono gli obiettivi. Certamente ogni terapia individuale è utile ma probabilmente, cari concessionari, potete fare una terapia di sistema.»

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