FCA: utile trimestrale in forte crescita grazie agli USA

FCA: utile trimestrale in forte crescita grazie agli USA
Pubblicità
Dati migliori del previsto per FCA: trainata dal mercato USA supera i 1,2 miliardi di utile nel terzo trimestre 2020
29 ottobre 2020

Buone notizie per Fiat Chrysler Automobiles e, in prospettiva, per l’ormai imminente debutto di Stellantis: l’utile del trimestre supera quota 1,2 miliardi di euro, facendo meglio delle attese grazie soprattutto alla notevole performance sul mercato americano.

I conti di FCA sono in crescita del 773%, mentre l’utile netto adjusted arriva a 1, 5 miliardi (+21%); per gli amanti delle cifre, l’ebit adjusted (l’utile prima di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni) è di 2, 3 miliardi, mentre i ricavi ammontano a 25, 8 miliardi, in calo del 6%; le vetture consegnate sono state 1.026.000 auto (-3%), con dinamica in controtendenza per Maserati che presenta una significativa crescita del 7%, dovuta soprattutto agli ottimi risultati ottenuti in Cina e Nord America.

Un ovviamente raggiante Mike Manley ha così commentato i dati: «Ancora una volta - dice l’amministratore delegato di Fca - il nostro team ha dimostrato la sua straordinaria resilienza e creatività. Abbiamo ottenuto risultati finanziari superiori alle nostre attese, nonostante l’impatto del Covid; oggi tutti i nostri impianti sono tornati all’attività e quasi tutti hanno un’operatività ai livelli pre-Covid. Con la fusione con PSA, che a breve vedrà la nascita di Stellantis, siamo più forti e concentrati sull’obiettivo di creare un valore significativo per tutti i nostri stakeholder».

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Alla luce di tali risultati, le previsioni per fine diventano meno critiche: per Fca si prospetta un ebit adjusted compreso tra 3 e 3, 5 miliardi di euro per l’esercizio 2020, con un flusso di cassa industriale disponibile tra –1 e 0 miliardi, sempre che non ci siano altri lockdown da pandemia.

La liquidità disponibile di 27, 1 miliardi a fine trimestre, secondo Manley sarà sufficiente per affrontare in una posizione salda le sfide future del Covid ed il periodo di transizione verso la nascita di Stellantis.

A questo proposito, il percorso per la definizione del nuovo gruppo, che per volumi e fatturato diventerà il quarto player a livello globale nel settore automotive, ha ricevuto nuovo impulso dalla firma da parte dei due CdA, del progetto di fusione transfrontaliera, che sarà perfezionata entro la fine del primo trimestre 2021 

Tornando ad FCA, gli investimenti di 2,2 miliardi di euro assicurano «un forte impegno sui prodotti futuri», a partire dai modelli elettrificati e che prevede l’arrivo in gamma nel prossimo anno di tre nuove Jeep, tra cui la Grand Wagoner ed il nuovo Grand Cherokee.

Restano due le questioni ancora aperte: la prima, relativa alla possibilità di distribuire un extra-dividendo di 500 milioni di euro agli azionisti prima della fusione con PSA, verrà analizzata da un prossimo CdA; per la seconda, relativa al futuro professionale dello stesso Manley che ha già annunciato non sederà nel board di Stellantis, è tutto ancora rinviato.

A precisa domanda, Manley ha risposto in modo netto: «Non è ancora il momento di anticipare nulla e ogni notizia in merito verrà fornita a tempo debito. Io faccio parte del processo di transizione».

Un’affermazione che lascia aperto il campo ad ogni ipotesi, prima tra tutte quella di un’uscita - che a questo punto sarebbe clamorosa visti anche gli ultimi risultati finanziari - da parte della persona che ha preso in carico la non certo facile eredità di Sergio Marchionne.

Pubblicità