FCA-Renault, trattative sulla fusione riaperte?

FCA-Renault, trattative sulla fusione riaperte?
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Indiscrezioni parlano di un nuovo assetto Renault-Nissan che potrebbe far ripartire l’operazione di fusione saltata improvvisamente
21 agosto 2019

Borsa italiana in rally oggi sul titolo FCA, favorito dal buon andamento del settore europeo dell’automotive, ma anche dalle voci insistenti che parlano di una riapertura del dialogo tra FCA e Renault su una fusione sfiorata ma saltata pochi mesi fa dopo il ritiro dell’offerta per volere di John Elkann.

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, Fiat-Chrysler e la Losanga non hanno mai interrotto le negoziazioni e la dimostrazione sarebbe che il valore delle due aziende è rimasto quello dell’epoca della formalizzazione della proposta, nonostante il ritiro improvviso di FCA.

«Lo scorso 27 maggio, quando Fca ha annunciato la proposta di fusione con Renault, le quotazioni di Borsa prese come riferimento ai fini dell’aggregazione vedevano la casa italo americana valutata 18 miliardi e il gruppo francese 15 miliardi. John Elkann, a stretto giro, ha poi ritirato l’offerta per il venir meno delle condizioni, ma poco o nulla è cambiato per la Borsa: Fca vale ancora circa 17,5 miliardi e Renault 14,5 miliardi», spiega oggi il quotidiano finanziario.

Per il quale «Nel complesso linguaggio del mercato azionario l’interpretazione di questa relativa immobilità dei titoli, inchiodati a fasi alterne intorno ai valori del vecchio schema di matrimonio, vuol dire una cosa sola: le probabilità che l’operazione Fca-Renault torni in vita è considerata molto alta».

Lontano dai riflettori, secondo quanto filtrato sulla stampa, il Lingotto e la Casa di Boulogne-Billancourt starebbero lavorando ad un nuovo schema societario che possa avere il via libera da parte di tutti. La precedente trattativa si era arenata ufficialmente sul veto posto dallo Stato francese, azionista al 15%, e dalla perplessità sull’operazione di Nissan di cui Renault possiede il 43% ma che è diventata negli anni il pezzo più pregiato dell’alleanza franco-giapponese.

Tra Parigi e Tokyo si starebbe dunque parlando di una riduzione della quota di Renault, con la Casa francese che vorrebbe mantenere una partecipazione del 30-35%, mentre i giapponesi vorrebbero che scendesse fino al 20-25%. Con il riequilibrio dei rapporti di forza, riprende quota dunque l’ipotesi di formazione di un maxigruppo, che potrebbe comprendere fin dall’inizio anche Nissan.

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