FCA-PSA, fusione più vicina?

FCA-PSA, fusione più vicina?
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La decisione da parte della Commissione Europea potrebbe arrivare in anticipo rispetto alla scadenza del 2 febbraio
26 ottobre 2020

Torna d’attualità il “matrimonio“ tra FCA e gruppo PSA: secondo quanto scrive la Reuters, il pronunciamento da parte della Commissione Europea potrebbe essere anticipato rispetto alla data del 2 febbraio finora indicata come scadenza per la decisione. 

L’agenzia di stampa tedesca riporta che gli uffici della Direzione Concorrenza avrebbero infatti accolto le proposte inviate dai due gruppi in settembre, come risposta ai timori espressi da Bruxelles sull'eccessiva concentrazione delle quote di mercato nel settore dei veicoli commerciali leggeri, nel quale Stellantis - questo il nome della nascente società - potrebbe oltrepassare la soglia del 30% del mercato europeo, facendo scattare le normative antitrust. 

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Decisivi per convincere la Commissione sarebbero stati quindi gli impegni di dare più spazio al marchio Toyota per i van di piccole dimensioni, situazione che potrebbe portare - sempre se non sorgeranno altri ostacoli sul percorso della fusione - ad un via libera formale anticipato rispetto alla scadenza del 2 febbraio.

Ricordiamo che Toyota ha in essere con il gruppo francese una joint venture per la costruzione di van nello stabilimento spagnolo di Vigo: la soluzione per superare le obiezioni della Commissione sarebbe quindi quella di aumentare la produzione di modelli commercializzati con marchio Toyota, riducendo al contempo quella Peugeot-Citroën, mentre Stellantis a sua volta garantirebbe poi l'accesso alle officine del gruppo per la manutenzione dei veicoli di altri produttori, superare così anche le osservazioni della Ue sulla concentrazione dei servizi post-vendita.

La fusione tra FCA e PSA ha già ottenuto autorizzazioni da altre autorità Antitrust, come quelle USA, e si attende solo il via libera di Bruxelles per convocare le assemblee straordinarie chiamate ad approvare definitivamente la fusione.

I due gruppi, che non hanno commentato ufficialmente l’anticipazione della Reuters, hanno sempre espresso l’intenzione di voler chiudere l'operazione di fusione entro il primo trimestre del 2021.

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