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Auto elettrica? Forse, vedremo: per il momento, il concetto di mobilità sostenibile per Fca si accompagna come e più che in passato con l’accelerazione nell’uso di carburanti a basso impatto, come il metano.
Una scelta di campo che ha portato Fca, e il marchio Fiat in primis, ad essere capofila dell’offerta: la Panda, prima city-car con alimentazione a metano prodotta su larga scala, è la più venduta in Italia e, nel cumulato dal 2007 a oggi, Europa compresa, mentre nel febbraio scorso ha tagliato il traguardo delle 300.000 unità prodotte, vero primato fra le auto con questa alimentazione.
Con l’autorevole presenza del Presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni a benedire l'intesa, l’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne ed il suo omologo di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato a Palazzo Chigi un memorandum di intenti per lo sviluppo congiunto di progetti di ricerca e applicazioni tecnologiche per la riduzione delle emissioni di CO2 nei trasporti su strada.
Le due società, rinnovando l’impegno strategico per un futuro low carbon e nel rispetto della Strategia energetica nazionale, mettono in comune le proprie eccellenze in termini di esperienza e know how tecnologico con l’obiettivo di raggiungere un livello significativo di abbattimento delle emissioni.
Eni e Fca hanno individuato come ambiti di collaborazione lo sviluppo di tecnologie e materiali per l’assorbimento del gas naturale e per l’utilizzo del gas nei trasporti, metanolo compreso.
A questo scopo, Eni - che nei mesi passati, ricordiamo, ha scoperto un enorme giacimento di gas naturale al largo di Israele che potrebbe modificare gli attuali equilibri nelle forniture mondiali - ha sviluppato una nuova benzina con il 20% di carburanti alternativi (15% di metanolo e 5% di bioetanolo), che alimenterà cinque vetture Fiat 500 della flotta di Enjoy, il car sharing di Eni nato proprio dalla partnership con Fca.
Per allargare l’ambito di uso di Enioy, la dotazione del car sharing dall’inizio del 2018 sarà arricchita dai furgoni Fiat Doblò per Enjoy Cargo, con il 20% dei veicoli sarà alimentato a metano.
Oltre a studiare, anche in collaborazione con il Mit (Massachussets Institute of Technology), tecnologie e dispositivi per la cattura e lo stoccaggio temporaneo a bordo dei veicoli di parte della CO2 prodotta da motori a combustione interna, le due aziende nell’ottica di ulteriore riduzione delle emissioni complessive di gas serra, hanno confermato il comune interesse a valutare nuove formulazioni di carburanti da applicarsi alle motorizzazioni oggi in uso, senza modifiche sostanziali a livello meccanico.
L’interesse riguarda, tra l’altro, formulazioni di diesel con contenuto di olio vegetale idrotrattato (HVO, Hydrotreated Vegetable Oil) incrementato rispetto all’attuale, benzine addizionate con maggiori contenuti di alcoli anche da fonti rinnovabili e/o rifiuti, utilizzo di nuovi additivi “friction reducer”.
Infine, Fca ed Eni avvieranno nuove collaborazioni con Università italiane e internazionali per creare e formare nuovi profili professionali.