FCA, Melfi e Mirafiori ripartiranno subito dopo la fine del lockdown

FCA, Melfi e Mirafiori ripartiranno subito dopo la fine del lockdown
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Gli stabilimenti di Melfi e Mirafiori di FCA sono pronti a ripartire non appena il Governo concederà la ripresa delle attività produttive non essenziali: tutto pronto già per il 14 aprile
3 aprile 2020

FCA ha intenzione di ricominciare la produzione in tre fabbriche italiane non appena le misure di contenimento del Coronavirus volute dall'amministrazione Conte saranno allentate: lo ha rivelato il segretario generale della UILM, Gianluca Ficco. Gi stabilimenti in questione sono Melfi, Mirafiori e la struttura della Sevel a Castel Val di Sangro: se il governo consentirà la ripresa delle attività non essenziali dopo la scadenza dell'attuale DPCM, il 13 aprile, FCA sbloccherà il fermo produttivo nei tre impianti.

L'urgenza della riapertura di questi stabilimenti è dettato dai modelli in rampa di lancio. A Melfi sono infatti prodotte le nuove Jeep Compass e Renegade, già ordinabili online dai clienti italiani; a Mirafiori, invece, è necessario cominciare il lavoro di preparazione all'assemblamento dell'attesissima 500 elettrica, presentata, in assenza del Salone di Ginevra 2020, alla Triennale di Milano ad inizio marzo

Se il fermo delle attività produttive non essenziali fosse terminato il 3 aprile, FCA era pronta a ricominciare la produzione il lunedì successivo, il 6 aprile. Così non è stato, e il gruppo, di concerto con le sigle sindacali, sta lavorando per assicurare la salvaguardia della salute e della sicurezza dei dipendenti quando sarà possibile ricominciare il lavoro. 

Nel frattempo, il CEO di FCA, Mike Manley, ha annunciato di essersi decurtato lo stipendio del 50% per tre mesi, mentre il presidente John Elkann, ha rinunciato al proprio compenso fino al termine del 2020. Ai dipendenti di FCA è invece stato chiesto un differimento temporaneo del 20% del salario: misure, queste, volte ad evitare esuberi nel breve termine. 

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