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"C'è un solo modo per contrastare l'attacco dei competitor, è quello di essere abbastanza forti per far fronte alle necessità di capitali che il cambiamento in corso comporta. Essere piccoli non serve a niente".
È così che Sergio Marchionne anticipa quale potrebbe essere il futuro di FCA nei prossimi anni. Ma oltre a questo è il manager che garantisce che Fiat Chrysler raggiungerà non solo gli obiettivi finanziari, ma anche quelli sociali, con la piena occupazione negli stabilimenti nazionali a partire dal 2018 . "Il nostro impegno per rafforzare la rete industriale continua. Lo abbiamo avviato già da tempo. E' stato sempre il nostro impegno".
Al rigardo arrivano le parole di Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim."Siamo molto vicini all'obiettivo della piena occupazione. Quattro anni fa circa 25.000 lavoratori, il 40% degli occupati, usava ammortizzatori sociali. Oggi ci sono soltanto i contratti di solidarietà a Mirafiori e Pomigliano". "Questo vuol dire che in tempi brevi sarà annunciato il secondo modello a Mirafiori e che per Pomigliano sarà pianificato a breve l'investimento."
Per il resto, Marchionne sta pensando a un nuovo piano produttivo per il periodo 2018-2020. "Fa parte dei miei compiti preparare il lavoro che dovrà portare avanti chi verrà al posto mio". Considerato che i tempi di realizzazione dei nuovi modelli superano i tre anni, il Lingotto sta già preparando la strategia produttiva del prossimo biennio, quella che verrà seguita anche dal successore di dell'attuale manager: "Uno interno, non una superstar che arriva da fuori", ha precisato l'ad.