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«Spero di firmare l'ultimo bilancio nel 2018»: con queste parole, pronunciate, come riportato dal Corriere della Sera, al Salone di Detroit 2017, Sergio Marchionne sembra confermare la sua uscita di scena da FCA nel 2019, una volta presentati al mercato i conti dell'anno precedente.
L'amministratore delegato di FCA pare anche avere le idee chiare in merito a chi andrà a sostituirlo: il piano, spiega Marchionne, «procede bene», e la successione sarà «tutta interna».
L'annuncio in merito alla successione dipenderà dal consiglio e dal presidente; i papabili per la posizione di amministratore delegato non sono stati resi edotti di questa eventualità. «Non l'ho detto loro», precisa Marchionne.
Marchionne, poi, non nega la possibilità di un accordo con un altro costruttore automobilistico prima della fine del suo mandato. «Non escludo niente. È impossibile: le cose si cambiano in sei mesi, in sei giorni. Continuiamo ad essere aperti».
«Un'ipotetica fusione tra FCA e General Motors potrebbe piacere a Trump», continua Marchionne. E proprio dal Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, sono arrivati i ringraziamenti ad FCA e a Ford per gli investimenti in terra statunitense annunciati dalle due case automobilistiche. «Grazie a Fiat Chrysler e Ford», ha scritto il tycoon su Twitter.