FCA: in Brasile apre la fabbrica più grande del gruppo Fiat-Chrysler

C'era anche la presidentessa brasiliana Dilma Rousseff insieme a John Elkann e Sergio Marchionne ad inaugurare dopo due anni e mezzo di lavori il nuovo stabilimento Jeep del gruppo FCA di Goiana, nello Stato di Pernambuco, che con i suoi 260.000 metri quadrati è la fabbrica Fiat-Chrysler più grande del mondo.

9.000 addetti, quasi una città

A Goiana, la seconda fabbrica in Brasile dopo quella di Betim, entro la fine dell'anno verranno impiegate 9.000 persone: di queste, 3.300 lavoreranno nella fabbrica Jeep da dove sono già iniziate a uscire le Renegade destinate al mercato dell'America Latina, mentre nel parco destinato ai fornitori ampio altri 270.000 metri quadrati si sono già insediati i fornitori. Sono 16 aziende, che producono 17 linee di componentistica in 12 stabilimenti diversi e nelle quali lavorano 4.900 persone. Altre 850 persone si occupano invece dei diversi servizi per far funzionare questa piccola “città dell'auto”. 

2,2 mld di investimento, 250.000 vetture all'anno

L'impianto inaugurato da Fiat Chrysler Automobiles nel Nordest del Brasile è stato realizzato con un investimento di circa 2,2 miliardi di euro, di cui circa un miliardo di euro impiegati per la realizzazione dello stabilimento Jeep, 650 milioni di euro per il parco fornitori e il resto per lo sviluppo dei prodotti. Al momento vi si produce solamente la Jeep Renegade, ma prossimamente a Goiana si realizzeranno altri tre modelli, per una capacità produttiva a pieno regime di 250.000 vetture all'anno. Nel 2015 ne saranno prodotte circa 100.000. 

Fiat da 13 anni leader brasiliana

«In tutte le mie esperienze in giro per il mondo – ha detto Sergio Marchionne – è qui, a Pernambuco, che ho visto compiere la rivoluzione più grande. E’ iniziata cinque anni fa, quando abbiamo creduto che nel mezzo di una distesa di canne da zucchero si potesse creare uno degli stabilimenti più competitivi al mondo; poi è stata scritta, passo dopo passo, dalla gente di qui. Oggi non celebriamo un polo industriale, un marchio o un prodotto – ha concluso Marchionne, ringraziando i dipendenti - celebriamo lo spirito di Pernambuco e della sua gente. Senza di loro il nostro progetto, per quanto ambizioso, non sarebbe mai riuscito».