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La data della nascita di FCA è stata definitivamente fissata in maniera ufficiale: il primo agosto a Torino si terrà l'assemblea straordinaria della Fiat, l'ultima in Italia dopo 115 anni di storia dell'azienda, che darà il via libera alla fusione con Chrysler e allo spostamento della sede in Olanda.
Entro fine ottobre la nuova società, che sarà quotata anche sul mercato telematico della Borsa italiana, sbarcherà a Wall Street.
Due giorni prima dell'assemblea, il 30 luglio, si terrà inoltre a Torino l'ultimo Consiglio di Amministrazione per l'esame dei conti del primo semestre 2014 (in futuro saranno a Londra dove FCA avrà la sede fiscale).
La convocazione dell'assemblea è arrivata nella tarda serata di mercoledì dopo l'ok della Sec, l'organismo di controllo della Borsa americana, e chiude un percorso lungo cinque anni, iniziato nel 2009 quando è stato raggiunto l'accordo con la Casa di Detroit.
Dopo la fusione gli azionisti del Lingotto riceveranno un'azione ordinaria di FCA per ogni Fiat ordinaria posseduta. Chi non vorrà partecipare potrà esercitare il diritto di recesso e avrà 7,727 euro per ogni azione, con un esborso che per la società non dovrà superare i 500 milioni di euro.
L'Amministratore Delegato, Sergio Marchionne, ha visitato ieri lo stabilimento di Melfi (Potenza) dove si produrrà la Jeep Renegade (ove al momento sono state realizzati gli esemplari di pre-serie), mentre a Torino il C.d.A. ha riapprovato i risultati del primo trimestre 2014 con una modifica contabile di una parte dell'acquisizione del 41,5% di Chrysler: un'operazione tecnica legata alla presentazione della documentazione alla Sec, senza «alcun effetto sulla cassa – dichiara l'azienda - ne' sull'ammontare del patrimonio netto del Gruppo».
Fiat Chrysler Automobiles sarà la nuova holding del Gruppo. Con il nuovo assetto societario Exor e gli azionisti storici, quelli che non venderanno azioni per un periodo consecutivo di tre anni, peseranno il doppio in assemblea. In questo modo il Gruppo Fiat continuerà a esercitare il controllo della società anche in caso di diluizione nel capitale ordinario (oggi Exor ha circa il 30% di Fiat).