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La Germania ha richiesto l'intervento della Commissione Europea nella disputa con il governo italiano circa la presunta infrazione da parte di FCA della normativa sulle emissioni NOx, grazie all'installazione sulle proprie vetture di un dispositivo illegale. Lo ha dichiarato la stessa istituzione dell'Unione Europea.
«Assisteremo il governo tedesco e quello italiano per trovare un accordo sul rispetto o meno da parte di FCA della normativa - ha dichiarato la portavoce della Commissione Europea, Lucia Caudet, ad Automotive News -. Il nostro sarà un ruolo di mediazione, e non di arbitrato».
La disputa tra il governo tedesco e quello italiano nasce da un'interpretazione delle normative dell'Unione Europea in merito alle emissioni che permette alle case automobilistiche di regolare i sistemi di controllo dell'inquinamento per proteggere il motore.
Alla luce dello scandalo Dieselgate, la Germania si è mossa per cancellare la zona grigia della normativa e ha anche verificato il rispetto della stessa da parte di case automobilistiche che esulano dalla propria giurisdizione.
Stando alla normativa dell'Unione Europea, il compito di testare i veicoli di FCA spetta all'Italia, dal momento che gli stabilimenti europei del gruppo si trovano nel nostro paese. Il Ministero dei Trasporti italiano, nella giornata di venerdì, ha smentito l'accusa del governo tedesco, precisando che FCA non ha installato dispositivi illegali sulle proprie vetture.