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FCA ha disposto la chiusura delle proprie fabbriche in Nord America fino a fine marzo per via della pandemia di Coronavirus: nella nota diffusa alla stampa, si legge che a fine stop si valuterà se riprendere le attività produttive. Lo stop riguarda sia i 29 impianti distribuiti tra USA e Canada, che i 7 situati in Messico.
La chiusura delle fabbriche di FCA in Nord America consentirà di portare a termine le misure volte a contenere il contagio da Coronavirus concordati con i sindacati e con gli altri costruttori. Tra queste, oltre a modifiche al sistema di turnazione, c'è anche l'igienizzazione profonda degli ambienti di lavoro.
«Dopo aver visitato diversi nostri stabilimenti ieri, in collaborazione con la UAW (il sindacato del settore automotive, ndr), dobbiamo assicurarci che i nostri dipendenti si sentano sicuri al lavoro e che siano implementate tutte le misure necessarie a garantire la loro salvaguardia. Continueremo a fare tutto ciò che è giusto per i nostri lavoratori in questo momento di incertezza», ha dichiarato il CEO di FCA, Mike Manley.
Decisione analoga hanno preso anche Ford e General Motors, che, in ottemperanza alle indicazioni dell'UAW, hanno deciso di interrompere la produzione nei propri stabilimenti negli USA, in Canada e in Messico. Misure, queste, volte a salvaguardare la salute e la sicurezza dei dipendenti.