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La galassia di Stellantis procede, nella sua formazione che unisce i due colossi FCA e PSA, per espandersi poi nell’universo dell’auto ma… Anche lo staff dei colossi, dopo un anno 2020 inatteso sotto troppi punti di vista, deve ritoccare qualche dettaglio nel super piano per creare il quarto gruppo assoluto nel mondo automotive. È notizia di oggi che proprio FCA e PSA devono rivedere “virgole” finanziarie nel mega-accordo.
Paroline e numeretti in dei documenti che, poi approvati, vedranno nuovo formato ridotto per quel maxi dividendo straordinario da 5,5 miliardi di euro promesso agli azionisti FCA. Si scende a 2,9 miliardi, dando così meno soldi ai vecchi “padroni della Fiat” ma lasciando la differenza disponibile: sale la liquidità “delle Stelle” di 2,6 miliardi di euro.
Altro dettaglio è che la quota PSA in Faurecia (azienda di componentistica auto) sarà distribuita a tutti gli azionisti di Stellantis, in modo equo. Un attuale 46% da dividere in due, ovvero 23% a FCA e altrettanto resta in PSA (ma i francesi prendono una cedola prima dell’operazione finale). Non varia invece, come promesso, la proprietà Stellantis, anch’essa sempre paritetica tra le due entità.
Infine i conti di chiusura. PSA e FCA valuteranno una potenziale distribuzione di 500 milioni ai propri azionisti prima del grande passo o, in alternativa, la distribuzione successiva di un miliardo a tutti gli azionisti Stellantis. Le sinergie annuali stimate a regime per il nuovo gruppo, aumentano a oltre 5 miliardi annuali secondo le stime e con certi possibili bonus agli investitori i titoli hanno destato più interesse del solito, nell'ultima giornata.