FCA e PSA: "pooling" sui veicoli commerciali per evitare le multe UE

FCA e PSA: "pooling" sui veicoli commerciali per evitare le multe UE
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Emissioni di CO2 accorpate tra le due flotte, sfruttando il meccanismo di condivisione che permette di conteggiarle congiuntamente
30 ottobre 2020

In vista della loro fusione in Stellantis, Fiat Chrysler Automobiles e il Gruppo PSA hanno formato un “pool” per le emissioni dei loro veicoli commerciali leggeri che consentirà loro di unire le vendite allo scopo di raggiungere gli obiettivi di riduzione dei gas serra dell'Unione Europea.

Il “pooling” è uno strumento creato dalla UE che consente ai costruttori di calcolare congiuntamente le emissioni medie di CO2 delle loro flotte in modo da poter raggiungere insieme gli obiettivi sui limiti europei sulle emissioni di CO2, che sono di 95 grammi per km per le autovetture e 147 g/km per i veicoli commerciali leggeri, da raggiungere entro il 2021.

La condivisione delle emissioni tra FCA e PSA è aperta ad altri costruttori, che dovranno far pervenire le loro adesioni entro il 26 novembre.

Lo scorso anno FCA ha formato un pool con Tesla per abbassare la media delle proprie emissioni in Europa, dopo aver ricorso allo stesso strumento simile con Toyota negli USA, pagando al costruttore di auto elettriche californiano una cifra che secondo le indiscrezioni dovrebbe aggirarsi sui 500 milioni di euro.

Il pool dovrebbe beneficiare dell'ampia gamma del costruttore francese di veicoli commerciali elettrici di recente lancio. FCA e PSA sono dal 1978 legate nella joint venture Sevel di Atessa, dove vengono prodotti veicoli commerciali dei rispettivi marchi.

Iniziative simili sono state avviate tra Ford e Volkswagen sempre nel settore dei veicoli commerciali, mentre di recente sono state ancora Ford e la svedese Volvo ad inaugurare un pool nel segmento auto.

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