FCA, autorità USA aprono indagine sui dati di vendita

FCA, autorità USA aprono indagine sui dati di vendita
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FCA è sotto indagine negli Stati Uniti per presunte irregolarità sui dati sulle vendite ai clienti finali americani
19 luglio 2016

Il Gruppo FCA è oggetto di un'indagine da parte del Dipartimento di Giustizia americano e della Security and Exchange Commission (la Consob statunitense, ndr) circa le modalità di comunicazione dei dati di vendita. Stando a quanto riportato da Bloomberg, gli inquirenti si sono mossi a partire da delle denunce da parte di alcuni concessionari riguardo ad una presunta falsificazione dei dati mensili da parte del costruttore. Le indagini sono ancora nelle fasi iniziali. 

Secondo Automotive News, la scorsa settimana investigatori dell'FBI e della Sec si sono presentati negli uffici di alcuni dipendenti di FCA US e presso il quartier generale dell'azienda negli States, ad Auburn Hills. Scopo dell'indagine è verificare un eventuale illecito finanziario da parte di FCA, rea, secondo quanto dichiarato dai concessionari, di aver offerto loro degli incentivi per dichiarare dati gonfiati. 

La causa civile è stata avviata da un concessionario di Napleton, vicino a Chicago, che ha accusato FCA di aver gonfiato le vendite mensili premiando i concessionari qualora dichiarassero vendite più alte di quelle realizzate, falsificando i dati nell'ultimo giorno del mese, per poi correggerli il giorno successivo. Secondo l'accusa del concessionario, un manager di FCA gli avrebbe offerto 20.000 dollari per dichiarare vendite false su 409 veicoli. 

Già nei mesi scorsi, FCA ha definito la causa intentata dal concessionario «infondata»' e «promossa dal legale interno del concessionario proprio nel momento in cui Fca Us discuteva con il gruppo del concessionario della necessità che quest'ultimo rispettasse i propri impegni in base a taluni dei contratti di concessione». 

Nella giornata di ieri, FCA ha diffuso un comunicato in cui si precisa che il costruttore sta offrendo la massima collaborazione alle indagini, spiegando come «nelle sue relazioni finanziarie FCA riporta i ricavi sulla base delle spedizioni a clienti e a concessionari e non basandosi sulle unità comunicate come vendute a clienti finali da parte dei concessionari stessi». «Domande su temi simili sono state effettuate anche dal Dipartimento di Giustizia; stiamo cooperando con queste indagini», prosegue la nota.

La reazione del mercato azionario statunitense alle indagini non si è fatta attendere: il titolo FCA ha inizialmente perso lo 0,44% nella sessione di ieri a Wall Street, per poi recuperare. 

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