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Emanuele Palma, responsabile dello sviluppo e della taratura dei motori tre cilindri diesel di FCA in Michigan, è stato accusato dall'FBI di aver agito per falsare i test sui motori a gasolio del gruppo. Palma è accusato di aver violato le leggi a protezione dell'ambiente, di aver ingannato i consumatori e di aver dichiarato il falso durante le indagini.
FCA, come altri costruttori, in seguito al Dieselgate è stata oggetto di indagini negli Stati Uniti: l'inchiesta è partita nel gennaio del 2017. FCA, dal canto suo, ha sempre negato di aver violato le leggi americane con cognizione: la mancata comunicazione della presenza di un dispositivo elettronico per il funzionamento del motore era frutto della differenza di normative tra gli USA e l'Europa.
A gennaio FCA aveva patteggiato con le autorità americane il pagamento di circa 700 milioni di dollari per il software illegale installato su Ram 1500 e Jeep Grand Cherokee V6 3.0 Diesel. Un portavoce di FCA ha fatto sapere che il gruppo è "in attesa di conoscere altri dettagli" sulla vicenda di Palma e che "continuerà a collaborare pienamente con le autorità".