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Sicuramente il 2019 non è iniziato con i migliori auspici per i titolari di stazioni di rifornimento. La fatturazione elettronica, o e-fattura, è entrata in vigore da pochissimo e sta già scatenando le ire dei benzinai.
Le principali motivazioni alla base delle proteste dei titolari di stazioni di rifornimento si concentrano sull'inadeguatezza del sistema che, attualmente, gestisce i diversi processi connessi alla fatturazione elettronica.
Era quasi palese che l'Agenzia delle Entrate non potesse gestire già da subito centinaia di migliaia di richieste giornaliere, causando così notevoli ritardi e disagi. In secondo piano i benzinai, oltre a dover acquistare l'attrezzatura necessaria come, per esempio, un lettore ottico (in grado di scansionare i codici QR), si sono ritrovati di fronte automobilisti totalmente impreparati sulla modalità di erogazione della e-fattura.
Un procedimento che, molto spesso, richiede una persona fisica e allunga i tempi di rifornimento, spazientendo chi è in coda in attesa del proprio turno.
Gianni Nettis, numero uno della Faib di Torino e Piemonte e vicepresidente nazionale, è già sul piede di guerra. Ecco le sue dichiarazioni al Corriere della Sera:
«In Piemonte la distribuzione del carburante è pronta a fare in sciopero se il governo non si impegna ad azzerare i costi bancari, almeno per il pieno fino a 100 euro».
E aggiunge: «Il sistema funziona a singhiozzo e ho impiegato una mattinata intera per occuparmi di 4 fatture da 20 euro. E quando dovrò farne 50 al giorno? Come farò? Devo avere un dipendente che genera fatture mentre io erogo, non è possibile. E va bene che ho 5 giorni di tempo per compilarle e spedirle, ma questo vuol dire sbrigare queste pratiche a casa e se mi sbaglio poi sono affari miei».
Fortunatamente alcuni automobilisti si sono già dotati delle app necessarie per velocizzare questo procedimento tuttavia il nuovo sistema sta mettendo in seria difficoltà sia gli automobilisti, sia i gestori.
Dall'annuncio dell'arrivo della fatturazione elettronica sono arrivate su App Store e Google Play diverse applicazioni in grado di velocizzare la comunicazione con l'Agenzia delle Entrate. Ma come funzionano?
Essenzialmente l'utilizzo di queste app vi permetterà di associare la vostra Partita IVA (e tutti i vostri dati) ad un QR Code fornito dall'Agenzia delle Entrate che, alla stazione di servizio, renderà più facili e veloci le operazioni necessarie, sia per voi che per il benzinaio. Inoltre, nel caso non fosse presente il gestore (self service), grazie al vostro smartphone potrete richiedere facilmente la fattura digitando nell'app il codice riportato sullo scontrino.
Diversamente, se non volete usufruire di questo servizio, sarà necessario fornire al benzinaio il vostro numero di Partita IVA, il proprio codice fiscale, l’indirizzo, il codice destinatario o la PEC.