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In visita istituzionale al sito di Mirafiori dove a febbraio partirà la produzione della nuova Maserati Levante, il sindaco di Torino Piero Fassino ha avuto parole lusinghiere per la scelta di Fiat-Chrysler di realizzare il nuovo SUV del Tridente nella città della Mole.
«Ero stato qui cinque mesi fa quando cominciava il montaggio delle nuove linee, ora sono sono quasi pronte. Mirafiori rappresenta una frontiera della tecnologia, è cambiata non solo la produzione ma anche l'organizzazione del lavoro. Questo stabilimento – ha sottolineato il sindaco di Torino - è sempre stato un simbolo per l'azienda, per il movimento sindacale, per la città e per il Paese. Oggi con la missione di produrre il Levante conferma il suo ruolo centrale per il gruppo, per chi ci lavora, per Torino e per il sistema industriale italiano. Torino si è trasformata ma senza rinunciare alla storia. L'industria dell'auto continua a essere un pilastro, Fca resta un punto di forza della città».
«C'è stato un momento in cui lo sport della città era dire che la Fiat sarebbe andata via da Torino. Non se n'è andata e ha continuato a investire. Io ci ho sempre creduto», ha spiegato Fassino dopo la visita alle linee produttive e il pranzo a mensa con gli operai.
L'Italia e Torino sono centrali nella strategia di Fiat Chrysler Automobiles, dunque, e «Mirafiori continua a essere la sua bandiera come Fca aveva promesso e ha mantenuto», ha detto nell'occasione Alfredo Altavilla, responsabile della regione Emea per Fca, insieme al primo cittadino davanti ai 1.500 dipendenti della fabbrica torinese.
«Nonostante molti abbiamo pronosticato per anni il declino del settore, la sparizione delle fabbriche, il trasferimento delle produzioni oltreoceano – ha affermato Altavilla - l'auto rimane a Torino e Mirafiori continua a essere la sua bandiera come Fca aveva promesso. E' la fabbrica più famosa del mondo e diventerà, come abbiamo cominciato a chiamarla, una 'Mirafiori 2.0'. a nuova Mirafiori - spiega - sarà qualcosa di molto diverso da quello che è nel nostro immaginario. Al posto dell'operaio-massa, vedremo operatori specializzati con guanti bianchi, portatori di una nuova cultura dell'organizzazione e della qualità».