Fari sempre più hi-tech: ma l'innovazione ha un prezzo (salato)

Fari sempre più hi-tech: ma l'innovazione ha un prezzo (salato)
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Dat-Italia ha stilato la classifica dei gruppi ottici più costosi, da quelli alogeni a quelli intelligenti a LED con Cristalli Swarovski. I prezzi diventano vertiginosi
18 dicembre 2014

I gruppi ottici delle moderne vetture sono sempre più sofisticati e all'avanguardia. Oggi infatti, oltre ai tradizionali fanali alogeni, possiamo trovare sistemi Full-Led, Matrix Led, Xeno e bi-Xeno, e addirittura Laser.

 

Tutta questa tecnologia però si traduce in prezzi piuttosto elevati. Un piccolo urto si può infatti trasformare in un danno economico non indifferente. Si parte infatti dai 340 euro per i gruppi ottici della tradizionale Fiat Panda per arrivare ai 3.200 euro di quelli dell'Audi A3 o della Hyundai iX35, passando per i 2.400 di Peugeot 208, Land Rover Evoque o Citroen C4.

 

Caso a parte per le vetture di lusso come la Mercedes Classe S coupé dove i sofisticati proiettori Intelligent Light System LED con Cristalli Swarovski arrivano a costare addirittura 6.000 euro.

 

Si assiste quindi ad una vera e propria escalation del prezzo dei sistemi di illuminazione, trasformati ormai in dispositivi sempre più sofisticati ma anche sempre più costosi. Parliamo, in casi estremi, addirittura del 20% del valore complessivo dell'auto.

 

Per fare chiarezza Dat-Italia, società specializzata nelle valutazioni dei veicoli usati e nel calcolo dei costi di riparazione, ha elaborato l'elenco completo dei prezzi esorbitanti dei gruppi ottici, dividendolo in tre diverse tabelle: supercar, Top Ten e Top 50 delle auto più vendute in Italia.

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I gruppi ottici della Mercedes Classe S coupé arrivano a costare addirittura 6.000 euro

«Gli investimenti di ricerca e sviluppo non sempre vanno nella direzione di una migliore efficienza economica»

«Le case automobilistiche - commenta Antonio Coppola, Direttore Generale di Dat-Italia - si sforzano sempre più di introdurre innovazione e nuove tecnologie nei veicoli per migliorarne le prestazioni, renderli più sicuri, confortevoli e anche più economici. Talvolta però gli investimenti di ricerca e sviluppo sono rivolti a seguire le esigenze di mercato e le mode che non sempre vanno nella direzione di una migliore efficienza economica per chi acquista l'auto».

 

È vero quello che sostiene il Direttore di Dat-Italia ma bisogna in ogni modo dare il giusto peso alla questione. È infatti un discorso molto valido per il settore dell'usato, dove è possibile acquistare vetture di alta gamma ad un prezzo "più conveniente", senza dare troppa importanza, in alcuni casi, al costo delle tecnologie installate a bordo. Chi invece è in grado di comprare vetture nuove del calibro della Mercedes Classe S coupé di certo non bada a spese e soprattutto al costo del sistema di illuminazione in caso di incidente.

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