Faraday Future, fine dei giochi?

Faraday Future, fine dei giochi?
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Capitali cinesi e grandi ambizioni da "anti-Tesla", ma i giochi sembrano finiti
5 novembre 2018

Tutto iniziò nel 2017 con la disastrosa presentazione del prototipo della FF91 al CES, dove sul palco si è bloccato ben due volte. Si prosegue con la fuga generale dei manager a poche ore dall’inizio della manifestazione. Non sono mancati episodi spiacevoli come fatture non pagate ai fornitori, i lavori dell’impianto americano che non sono praticamente mai partiti e una gestione economico-finanziaria di basso livello.

Tra i problemi, c'era la presenza all’interno della stessa società della LeEco, compagnia che è stata definita più volte la “Netflix cinese”. Entrambe le società erano gestite da Jia Yueting che, tra le altre cose, è finito nella lista del Governo cinese dei cattivi pagatori. A giugno 2018 la situazione sembrava essersi sbloccata grazie ai 2 miliardi di dollari portati in dote da Evergrande Health, una holding con sede ad Hong Kong che controlla media e aziende sanitarie. La scossa è errivata quando il co-fondatore della Faraday, Nick Sampson, ha inviato un’e-mail ai dipendenti avvisandoli che l’azienda ha prosciugato i fondi. In seguito lo stesso Sampson, insieme al responsabile del prodotto, Peter Savagian, ha lasciato l’azienda. 

 

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Ulteriore problema sarebbe un mancato accordo tra Faraday Future e Evergrande Healt. Questo ha provocato un punto di rottura, tanto che sono stati avviati dalla Faraday Future licenziamenti a tutti i livelli. Il grosso problema è quello di trovare altri finanziatori dispositivi ad investire nel progetto dell’elettrica della Faraday Future. Il crowdfunding è nelle mani di Jia Yueting, una figura che attualmente è senza alcuna credibilità.

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