Fabio Collina: «Il patrimonio degli archivi Maserati va diffuso e tutelato»

Fabio Collina: «Il patrimonio degli archivi Maserati va diffuso e tutelato»
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E' nato “Maserati Classiche”, il dipartimento che si occupa di conservare e promuovere il patrimonio storico del Tridente. Di questa nuovo dipartimento ne abbiamo parlato con Fabio Collina, al vertice dell'archivio della Casa modenese
16 ottobre 2012

Mantova - Abbiamo partecipato alla conferenza indetta da Maserati per presentare il lavoro relativo a “Maserati Classiche”, ovvero il dipartimento della Casa del Tridente che si occupa del patrimonio storico. E’ stata una giornata interessante, in quanto non abbiamo sentito  le roboanti dichiarazioni che spesso caratterizzano questi incontri, ma bensì dei discorsi molto seri e realistici, incontrando un gruppo di persone - tra dipendenti ed ex dipendenti Maserati e collezionisti - appassionato e preparato. Ciliegina sulla torta, ci sono state fatte provare alcune vetture storiche, esperienza di cui parleremo in un altro articolo.

Non c’è dubbio che Maserati, rispetto ad altre Case automobilistiche di paragonabile blasone, sia stata finora un po’ in ritardo sulla valorizzazione del proprio patrimonio storico, basti citare la mancanza di un proprio museo aziendale, funzione di fatto delegata all’esposizione privata Panini.

Sicuramente le vicissitudini ed i traumatici cambi di proprietà affrontati nel corso della sua quasi centennale storia (l’azienda fu fondata nel 1914, la prima vettura Maserati vide la luce nel 1926) hanno contribuito a tale situazione. Per questo, scoprire il lavoro fatto in questi ultimi anni volto al recupero del patrimonio storico e percepire la ferrea determinazione della Casa modenese nel valorizzare adeguatamente le proprie radici sono una eccellente notizia per tutti gli appassionati.

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«Il patrimonio negli archivi Maserati è incredibile - esordisce Collina - non solo per quanto riguarda la nostra storia aziendale, ma per quella automobilistica in generale.»

 

Grande merito va dato a Ermanno Cozza, che negli ultimi 60 anni ha difeso con le unghie ed i denti l’immenso archivio Maserati, salvandolo più volte dalla distruzione. Ora a capo di questo importante settore c’è l’ingegnere Fabio Collina e l’impressione, vista la passione che lo anima, è che il patrimonio Maserati sia ugualmente in ottime mani. Da lui ci facciamo spiegare il lavoro fatto e quello che è in programma.

Circa 55.000 progetti e disegni
«Il patrimonio negli archivi Maserati è incredibile - esordisce Collina - non solo per quanto riguarda la nostra storia aziendale, ma per quella automobilistica in generale. Abbiamo  circa 55.000 tra progetti e disegni, anche in scala 1:1. Si tratta di veri e propri capolavori disegnati a mano, una cosa incredibile.»

Trovata un'agenda originale di Alfieri Maserati
«Personalmente confermiamo che alcuni disegni che ci sono stati mostrati sono veramente leonardeschi nella realizzazione e commoventi nel livello di dettaglio. Inoltre abbiamo potuto ammirare con emozione un agenda originale dove Alfieri Maserati annotava a mano le peculiarità dei primi telai prodotti, in cui spiccava la perentoria affermazione relativa al numero 16 “distrutto!"»

Dalla carta al digitale. Ma il passaggio non è semplice
«Stiamo provvedendo – continua Collina- a digitalizzarlo tutto, cosa che a parole può sembrare semplice, ma che con fogli di dimensioni enormi e carte talvolta in pessimo stato di conservazione necessita di specialisti di altissimo livello e tempi lunghi. Abbiamo anche una quantità enorme di distinte base e disegni tecnici da finire di catalogare.»

Grazie alla sistemazione degli archivi relativi alle singole vetture per numero di telaio siamo ora finalmente in grado di aiutare concretamente il possessori di Maserati classiche


Stilati tre documenti
«Grazie alla sistemazione degli archivi relativi alle singole vetture per numero di telaio siamo però ora finalmente in grado di aiutare concretamente il possessori di Maserati classiche. Possiamo fornire al collezionista una riproduzione dell’ordine originale della vettura, con nome del committente, data di consegna, specifiche e note tecniche relative al collaudo, che negli anni ’70 era ad esempio di circa 300 Km a vettura. Si tratta di documenti compilati a mano, estremamente dettagliati, in cui è riportata indicazione di molti componenti della vettura, fondamentali  per conoscere le caratteristiche originali della propria macchina ed eventualmente ripristinarla. Sulla base di questo materiale abbiamo poi realizzato tre documenti “contemporanei” ufficiali per i collezionisti: certificato di origine siglato da un rappresentante Maserati, certificato di specifiche tecniche ed estetiche (numero motore, allestimenti ecc.) e certificato di informazioni storiche (data di produzione, numero di telaio, nome del primo intestatario, concessionario).»

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«Ogni mattina non vedo l’ora di andare al lavoro, perché scopro sempre degli incredibili tesori che sono stati salvati grazie alla determinazione di Ermanno Cozza e che ora finalmente abbiamo la possibilità di restituire alla storia dell’automobilismo.»

 

Maserati Classic Kit
«Infine - prosegue Collina - abbiamo realizzato anche del merchandising: abbigliamento, gadget, ma soprattutto il Maserati Classic Kit, ovvero un cofanetto diviso per singolo modello con all’interno una riproduzione del libretto uso e manutenzione, dei documenti di omologazione, catalogo ricambi, brochure d’epoca ed un modellino 1:43, oltre ad un DVD con tutti i contenuti dei documenti presenti nel kit in formato elettronico ed ulteriori documenti non stampati . Ci tengo a sottolineare come questo kit venga venduto ad un prezzo molto contenuto, variabile a seconda del modello rappresentato (mediamente intorno ai 300 Euro), perché il suo scopo principale non è economico ma bensì di fidelizzazione al Marchio.»

E’ soddisfatto del lavoro finora fatto con Maserati Classiche?
«Ogni mattina non vedo l’ora di andare al lavoro, perché scopro sempre degli incredibili tesori che sono stati salvati grazie alla determinazione di Ermanno Cozza e che ora finalmente abbiamo la possibilità di restituire alla storia dell’automobilismo. Il programma, a due anni dall’inizio, procede bene, anche perché tramite la sua sezione web provvede ad autoalimentare il registro storico Maserati che abbiamo iniziato a compilare. Preciso che in nessuna maniera stiamo cercando di guadagnare soldi, ma lo scopo vero e sincero è quello di riscoprire il più possibile delle nostre radici ed offrire al collezionista Maserati, abbia una Birdcage od una Biturbo, il massimo del supporto e della vicinanza. E’ quasi un miracolo che tanti documenti siano sopravvissuti, alla fine abbiamo perso traccia solo di alcuni documenti relativi alle Biturbo prodotte alla Innocenti, e sentiamo fortemente la responsabilità di tutelarli e renderli fruibili agli appassionati di tutto il mondo.»

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