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Quando si parla di piloti del calibro di Fernando Alonso, tutto fa notizia, soprattutto se il suo nome viene associato alla Ferrari. Il pilota spagnolo è, nuovamente, pronto a dire addio al Cavallino Rampante anche se, questa volta, si tratta della sua Ferrari Enzo e non di una monoposto.
L’auto da cui ha deciso di separarsi il pilota asturiano è una delle più ambite dai collezionisti, si tratta infatti di una Ferrari Enzo, che verrà messa all’incanto durante l’evento L’Astarossa organizzato da Monaco Car Auctions.
A rendere ancora più speciale la Enzo in questione è il fatto che sia la scocca numero 1 e che, da quando è uscita dalla linea di produzione nel 2002 ha percorso solamente 4.800 km. La Enzo è, senza ombra di dubbio, una delle auto più appetibili dai collezionisti. Costruita il 2002 e il 2004 in soli 400 esemplari, la Enzo era stata concepita per celebrare i 55 anni di attività del marchio di Maranello. Il propulsore - il cuore di ogni Ferrari - è un un V12 di 65° aspirato, montato in posizione centrale di 5.998 cm³ capace di ben 660 CV a 7800 giri e 657 Nm di coppia massima.
La potenza è scaricata sull'asse posteriore tramite un cambio automatico a sei velocità, mentre l'aerodinamica fa affidamento su speciali soluzioni del fondo e su una piccola appendice aerodinamica che si muove una volta superati gli 80 km/h.
Dato che sarebbe andata idealmente a sostituire la F50, la Enzo avrebbe dovuto all’inizio prendere il nome di F60 ma in Ferrari decisero di intitolarla al fondatore dello storico marchio. Proprio come la F50, la “tiratura” iniziale era stata decisa in 349 unità, poi aumentate di 50 ulteriori per non lasciare i tantissimi potenziali interessati a bocca asciutta. Sì, perché gli interessati erano davvero tanti e veniva scelti direttamente da Ferrari sulla base di alcuni requisiti, uno dei quali il possesso di altre cinque vetture del marchio.
Ovviamente, se selezionati, i fortunati clienti potevano configurare a proprio piacimento la vettura anche se la stragrande maggioranza optò per il colore Rosso Corsa e solo due scelsero l’Argento Metallizzato.
Oltre ai 399 esemplari ne venne realizzato uno extra nel 2005 che venne donato a Papa Giovanni Paolo II che la mise all’asta per beneficenza. Quello stesso esemplare, messo nuovamente all’incanto nel 2015 a Monterey, fruttò la bellezza di oltre sei milioni di euro.
Quanto potrà valere l’auto di Fernando? Ancora non si sa e la casa d’aste non ha reso pubblica la sua valutazione ma, se dovesse seguire l’andamento della stagione di Formula 1 in corso, le cifre in gioco potrebbe essere veramente alte.