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Dopo soli 9 mesi dal lancio del suo predecessore abbiamo avuto occasione di provare il nuovissimo F1 2019 by Codemasters, che arriverà sulle piattaforme PlayStation 4, Xbox One e PC.
In questo articolo abbiamo sintetizzato quelle che sono state le nostre prime impressioni grazie all'evento organizzato dagli sviluppatori e Koch Media; vi ricordiamo inoltre che la versione standard sarà rilasciata il 28 giugno mentre, per chi acquisterà la Legends Edition, sarà disponibile ben 3 giorni prima.
Tra molti pregi e pochi difetti (a prima vista), F1 2019 si preannuncia un must have, ma andiamo con ordine.
Prima ancora di poterci sedere in una postazione Playseat F1 equipaggiata con il set Fanatec CSL Elite F1, siamo rimasti impressionati dall'upgrade grafico che ha ricevuto F1 2019 rispetto al titolo dell'anno scorso.
La grafica a tratti fotorealistica, come in Bahrain (rigorosamente in notturna), regala un'immersione ancor più accentuata del pilota virtuale; nello specifico abbiamo apprezzato la qualità dei riflessi della luce sulle monoposto e soprattutto la qualità complessiva dell'immagine, più definita e luminosa.
Come sottolineiamo sempre, la grafica non è certo un requisito fondamentale in un titolo dedicato alle corse ma bisogna riconoscere che, come nel caso di DiRT Rally 2.0, un engine grafico ben sfruttato regala momenti di puro godimento anche ai videogiocatori più casual. Un punto da non sottovalutare quando parte della community di appassionati di questo titolo non possiede un volante.
Se già F1 2018 ci aveva sorpreso con un bel balzo in avanti in merito alla fisica e alla dinamica delle monoposto, nel nuovo capitolo abbiamo ritrovato un'ottima base dedicata sia agli amatori che agli esperti. Possiamo tranquillamente affermare che la fisica e l'handling di F1 2019 sono pensati per appagare chi possiede un volante e sono stati ottimizzati ancor di più per offrire intrattenimento ma anche vera e propria sfida quando si cerca il limite.
Ottimo feedback anche dalle richiestissime Formula 2 (con licenza ufficiale) equipaggiate con il propulsore da 3.4 litri V6 turbo, davvero uno spettacolo da guidare (e da ascoltare) nonostante siano comunque impegnative se si cerca il tempo sul giro. Non vediamo l'ora di avere più tempo per approfondire la nostra conoscenza di queste vetture capaci di superare agilmente il muro dei 300 Km/h, grazie anche al DRS.
Altra graditissima sorpresa riguarda le due vetture comprese nella Legends Edition: la McLaren MP4/5B di Ayrton Senna e la Ferrari F1-90 di Alain Prost. Provate senza aiuti si sono dimostrate molto più scorbutiche e "ballerine" rispetto agli altri modelli storici presenti nel titolo dello scorso anno; se vi piacciono i sovrasterzi di potenza e le monoposto old school troverete due vetture in grado di riportarvi indietro nel tempo.
Se non siete soddisfatti della modalità carriera del suo predecessore, F1 2019 introdurrà delle novità molto interessanti per renderla ancora più interattiva e appassionante.
Si partirà, come avevamo già intuito, dalla Formula 2 (2018) e dopo aver scelto uno dei contratti offerti dai team e una Academy, sarete catapultati nel pieno dell'azione non solo di pura guida, ma anche narrativa grazie alla presenza di una vera e propria storia. Insieme a voi ci saranno altri due piloti a contendersi il passaggio alla Formula 1, chi si dimostrerà un valido alleato e chi invece sarà il vostro più acerrimo nemico?
Non solo dovrete gestire direttamente i rapporti con questi due piloti ma, come in F1 2018, dovrete preservare ottimi rapporti con la stampa e, in aggiunta, controllare anche le dichiarazioni che rilasceranno gli altri due ai microfoni dei media. Un aspetto molto più evoluto rispetto alle interviste con Claire che arricchirà il gameplay senza il rischio di stufare il videogiocatore: ogni dichiarazione è importante, proprio come nella realtà.
Pur non avendo provato per ovvi motivi la modalità multiplayer, Lee Mather, Game Director di F1 2019, ci ha illustrato nel dettaglio i cambiamenti che troverete nel nuovo titolo made by Codemasters.
Come avevano già annunciato, i devs hanno lavorato con un team tecnico F1 guidato da Ross Brawn e Pat Symonds per realizzare una vettura della massima serie dedicata esclusivamente alla modalità online; questo si traduce ovviamente in prestazioni uguali per tutti e spalanca la porta al nuovissimo mondo della personalizzazione della livrea di ciascuna vettura, casco, tuta e guanti compresi.
Arrivano anche i Weekly Events, ovvero una replica realistica di un weekend di gara (storico o moderno) con sessioni di pratica, qualifica ed infine gara; ottenere buoni piazzamenti in questi eventi vi permetteranno di guadagnare Competitions Points con cui acquistare personalizzazioni favolose, oltre ovviamente a garantirvi luccicanti trofei nel caso riusciate a salire sul podio.
Ecco anche le Leagues, veri e propri campionati creati e gestiti dagli utenti con eventi programmabili (pubblici o privati) e soggetti alla moderazione del creatore e degli admin in maniera più semplice rispetto al passato. Insomma in Codemasters non si sono certo risparmiati per offrire un'esperienza completa sia in single player che in multiplayer a tutti i videogiocatori.
Per quanto riguarda gli Esports di F1 ci sarà una sezione dedicata all'interno del gioco con tutte le informazioni utili e che permetterà agli utenti di poter assistere anche agli eventi live, oltre ad una vera e propria sezione news.
Nota di merito anche per la compatibilità con i nuovi direct drive della serie Podium di Fanatec. Già consapevoli delle potenzialità di questi servo motori abbiamo provato F1 2019 con il Podium Racing Wheel PS4 e il risultato è stato davvero fenomenale: pieno controllo della vettura e feeling di guida sublime, se siete possessori di un direct drive Fanatec riscoprirete un nuovo modo di guidare le monoposto.
Difetti? Nell'intervista con Lee Mather purtroppo abbiamo appreso che il supporto per la realtà virtuale non sarà presente al lancio ma che, forse, potrebbe arrivare più avanti.
In attesa di poter recensire con più calma e più tempo F1 2019, possiamo ritenerci ampiamente soddisfatti del nostro primo test, consapevoli che Codemasters non ha scelto di "sedersi sugli allori" ma ha optato per un arricchimento ed un perfezionamento del gameplay del suo già ottimo (ma migliorabile) predecessore.