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In occasione dell'imminente Gran Premio di F1 della Cina, Pirelli ha divulgato un video realizzato in 3D volto ad analizzare le principali difficoltà tecniche per gli pneumatici del circuito di Shanghai, terzo appuntamento del Mondiale 2012, in cui un asfalto molto abrasivo e le temperature contenute permettono alle coperture (qua Medium e Soft) di contenere il proprio livello di deterioramento.
Principali fattori di stress per gli pneumatici sono quindi i curvoni ad ampio raggio - che mettono a dura prova la resistenza laterale delle carcasse - tra cui spiccano le curve 7 e 8, che si effettuano in sesta marcia ad una velocità di 270 km/h, producendo una forza di 3 g nella prima e 4 nella seconda, una controcurva a destra, in cui la velocità cresce di 10 km/h.
Nella zona centrale del tracciato sono invece le importanti decelerazioni ad assumere un notevole rilievo, in quanto in soli 100 metri di spazio le monoposto devono passare da 281 a 85 km/h passando dalla settima alla seconda marcia, producendo così un carico laterale di 4,12 g che va a sollecitare longitudinalmente le coperture, mentre la curva 13 a destra, che si effettua in sesta marcia a 250 km/h di velocità, porta la forza laterale ad un valore di 3,5 g che, complice una lieve inclinazione parabolica, impone agli pneumatici a lavorare con un elevato angolo di appoggio.
Particolarmente impegnativa la frenata nella curva 14, dove arrivando dal rettilineo più veloce le monoposto passano in 130 metri da 320 a 68 km/h producendo una accelerazione negativa di 6 g, una delle decelerazioni più impegnative del Mondiale, per gomme, vetture e piloti, generando nella fattispecie una notevole saturazione longitudinale sul complesso struttura/carcassa dello pneumatico.