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Rimbalza oggi dalla Russia una previsione fatta da società di consulenza indipendente (Rystad Energy) che ipotizza come il possibile rifiuto del petrolio russo da parte di Bruxelles, avrebbe conseguenze catastrofiche. Tali da mettere in crisi per gli europei la disponibilità di carburante diesel. Quello che serve per auto, camion, autobus, ma anche alcuni treni, certe attrezzature agricole e nell'edilizia (talvolta anche per generare elettricità).
Questo dramma si evita se le importazioni possono essere compensate subito da nuove raffinerie. Ricordano i media russi come oltre il 55% delle importazioni europee di ULSD (diesel a basso contenuto di zolfo) e gasolio provengano proprio dalla loro nazione, a favore in primis di Francia e Belgio (mentre in UK solo il 18% proviene dalla Russia).
La domanda europea totale di diesel e gasolio supererà i 6,7 milioni di barili al giorno, in aprile, in aumento rispetto a marzo. Una fonte alternativa, per gli europei, sarebbe l'Arabia Saudita, che potrebbe deviare quanto ora è diretto in Africa.
Ipotesi razionamento del carburante in Europa? Per qualcuno non esiste, ma alcuni in Russia ne parlano, anticipandolo.