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A botta calda la nuova Presidente della commissione europea ha smentito che la data del 2035 che obbliga a vendere solo auto elettriche fra 11 anni possa venire spostata. Ursula von der Leyen è stata rieletta a scrutinio segreto grazie al consenso dei Verdi con 401 voti (serviva una maggioranza di 360 voti) e proprio prima del voto la candidata aveva espresso il parere che il termine andasse mantenuto e che entro i primi 100 giorni di mandato lancerà un "Patto per l'industria pulita" che sosterrà le fabbriche europee e la loro competitività nella contesa con quelle cinesi e in vista anche di una possibile elezione di Donald Trump alla Casa Bianca.
L'unica apertura concessa nelle parole della von der Leyen verso la neutralità tecnologica per le auto è la revisione di quanto stabilito per l'utilizzo degli e-fuel, come riferito dal presidente della commissione ambiente del Parlamento Europeo. Questa "concessione" in realtà era già stata chiesta (anzi, praticamente imposta) dai vertici dell'industria tedesca lo scorso anno al momento della firma degli accordi per il 2035, che verranno comunque rimessi in revisione nel 2026. Se questa apertura lasciasse spazio anche ai bio carburanti, già disponibili ed molto più economici degli e-fuel, probabilmente la contesa potrebbe risolversi con una possibile continuazione della vendita di motori termici oltre il 2035, cosa paventata da molti rappresentanti dei costruttori auto.