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L'anticipazione è del The Telegraph ed è di quelle da rileggere due volte per accertarsi di non aver capito male.
Secondo il quotidiano britannico l'Unione Europea vorrebbe installare su tutti i mezzi a motore nuovi un dispositivo che permetterebbe alle Forze di Polizia di arrestare un veicolo in remoto in qualsiasi momento e a distanza.
Al momento si tratterebbe soltanto di un progetto in fase di sviluppo embrionale, ma l'obiettivo è quello di arrivare al montaggio sistematico del dispositivo su tutti i nuovi veicoli commercializzati in Europa entro il 2020.
I vantaggi del sistema di arresto remoto
L'indiscrezione arriverebbe da una serie di documenti riservati elaborati da alti funzionari di polizia dell'Unione Europea, dove si parla esplicitamente del piano “remote stopping vehicles” (“sistema di arresto remoto dei veicoli”). Il dispositivo di controllo remoto, una volta installato ed attivato, permetterebbe alla polizia di controllare i veicoli a distanza, direttamente dalla centrale operativa.
In caso di inseguimenti le forze dell'ordine potrebbero in questo modo mettere fine alla fuga dei malviventi semplicemente premendo un tasto, in tutta sicurezza, evitando di ricorrere alle tecniche di arresto forzato attuali - prima fra tutte la micidiale striscia chiodata - spesso pericolose anche per gli altri utenti della strada.
In caso di mezzi rubati poi si potrebbe arrestare definitivamente il veicolo, per rintracciarlo in un secondo momento tramite il segnale GPS emesso dal dispositivo. Infine il controllo remoto permetterebbe anche di individuare i veicoli che stanno palesemente violando i limiti di velocità.
Una limitazione della libertà individuale?
Le prime indiscrezioni sul nuovo piano non hanno fatto in tempo a diffondersi che subito si è scatenato un vespaio di polemiche. Il dibattito ruota intorno al fatto che un dispositivo di questo tipo, se da un lato potrebbe dimostrarsi un valido aiuto per le forze di polizia, dall'altro andrebbe inevitabilmente ad intaccare la libertà individuale.
“Al di là della prospettiva “Orwelliana”, ci chiediamo inoltre se sarà davvero possibile evitare che la malavita scopra il metodo di “bypassare” o di rendere inefficace il sistema sui propri veicoli”
Al di là della prospettiva “Orwelliana”, dove tutti i mezzi dei cittadini sarebbero controllati dall'alto, come se si materializzasse in parte la realtà immaginata dallo scrittore britannico in “1984”, ci chiediamo inoltre se sarà davvero possibile evitare che la malavita scopra il metodo di “bypassare” o di rendere inefficace il sistema sui propri veicoli.
Il rischio è quello che mentre la criminalità potrebbe riuscire a sbarazzarsi in fretta del sistema di controllo remoto sui propri mezzi, i comuni cittadini continuerebbero a montare un sistema imposto dall'alto e magari difficile da accettare.
Il cammino per arrivare all'approvazione di un simile piano per il rafforzamento dei controlli di polizia è ancora molto lungo, quindi non resta che aspettare i prossimi sviluppi e ulteriori dettagli per prendere posizione nei confronti di questa inaspettata novità.