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La fotografia del primo quadrimestre dell’anno in Europa ci consegna un Continente che viaggia a doppia velocità: ci sono, tra quelli considerati i cinque Major Market, nazioni che tirano la volata ed altre che vanno con il freno a mano tirato.
Nel dettaglio, nei primi sei mesi del 2018 in Europa ci sono state 8.695.785 immatricolazioni, pari ad un incremento del 2,8% rispetto agli 8.461.963 veicoli immatricolati del periodo gennaio-giugno 2017.
Secondo i dati diffusi dall’ACEA, l’Associazione che rappresenta i Costruttori europei, a giugno sono state vendute 1.618.985 vetture nuove nell’Europa dei 28+EFTA, il livello più alto di sempre per lo stesso mese, in aumento del 5,1% rispetto a 1.540.759 vetture vendute a giugno dello scorso anno.
Tra i cinque Major Market, la performance positiva nel primo semestre di Spagna (+10,1%), Francia (+4,7%) e Germania (+2,9%) bilancia il rallentamento di Italia (-7,3% nel mese e -1,4% nel semestre) e Regno Unito (-3,5% a giugno e -6,3% nel totale).
Da sottolineare, pur con ridotti numeri totali, il risultato di giugno della Svezia (+72,9%) che a causa dell’entrata in vigore dal 1° luglio di un nuovo sistema di tassazione del tipo bonus-malus, ha determinato un anticipo della domanda di vetture.
Le 341.308 unità di giugno rappresentano una crescita del 4,2% rispetto alle 327.693 di giugno 2017: in Germania, il mercato chiude il primo semestre 2018 in territorio positivo, con un incremento del 2,9% grazie a 1.839.031 vendite contro le 1.787.026 dello stesso periodo dello scorso anno.
Nel primo semestre, sono state 695.700 le vendite a persone fisiche (+12,6%), pari al 37,9% di quota, mentre quasi i due terzi delle vendite riguardano auto a benzina (63,1%), in crescita del 16,3% in volume.
Il diesel vale il 32,1% del totale, con una flessione delle immatricolazioni del 20% (a giugno in riduzione del 16,2%), mentre le ibride raggiungono il 3,3% e le elettriche lo 0,9% del totale.
Le immatricolazioni di nuove vetture in Gran Bretagna nei primi sei mesi del 2018 sono state 1.313.994, che significano un -6,3% nel confronto con lo stesso periodo dello scorso anno, quando se ne immatricolarono 1.401.811.
Flessione anche a giugno: con 234.945 unità, infatti, il mercato ha archiviato un -3,5% rispetto alle 243.454 dello scorso anno.
Dall’analisi del semestre si evidenzia una sofferenza per tutti i canali di vendita: le società calano a doppia cifra (-11,6%), le flotte del 7% e i privati del 4,9% con una rappresentatività in leggero aumento rispetto allo scorso anno (+0,6%) al 44,7% di quota.
Il semestre segna anche un crollo delle vendite di vetture diesel, che rappresentano il 30,2% delle immatricolazioni, contro il 43,8% dello stesso periodo dello scorso anno: a trarne vantaggio la benzina (+11,4% nel semestre) che arriva al 61,8% del mercato e le alimentazioni alternative, che guadagnano il 24,2% e valgano oggi il 5,5% del totale.
Con le 252.216 immatricolazioni di giugno a fronte delle 230.926 dello stesso mese del 2017, il mercato in Francia segna un + 9,2%: grazie a questo risultato, i volumi del primo semestre raggiungono 1.188.150 unità, pari al +4,7% rispetto alle 1.135.267 di gennaio-giugno 2017.
Dall’analisi per alimentazione, emerge che il diesel, nel primo semestre, si attesta sul 40,3% di rappresentatività, avendo perso il 7,6% rispetto al 2017 e ben il 27% nel confronto con il 2013; la flessione nel periodo gennaio-giugno 2018 è di quasi il 12%.
Forte impulso arriva dalle immatricolazioni di veicoli ibridi (+33,4%), in particolare da quelli plug-in in aumento del 45%; prosegue il recupero delle vetture a benzina che nel primo semestre guadagnano il 6,5% di quota arrivando al 53,9% con 640.370 unità, mentre appare più contenuta la crescita delle elettriche che archiviano un +6,1% con 14.381 unità, attestandosi su una quota stabile rispetto allo scorso anno.
Grazie alle 142.376 vendite di giugno (+8,0% rispetto alle 131.797 di giugno 2017), nel primo semestre 2018 in Spagna sono state immatricolate 734.649 autovetture nuove, pari al +10,1% rispetto alle 667.494 dello stesso periodo dello scorso anno.
Maggiore impulso alle vendite è arrivato a giugno dalle società e dai noleggi, con crescite molto più robuste rispetto al canale dei privati, interessato da un incremento inferiore al mercato (+1,3%); le società chiudono il semestre con 207.997 unità (+15,5%) e il noleggio, sostenuto da un +13,8% di giugno, archivia il semestre con un incremento del 6%.
«L’Italia - commenta Romano Valente, Direttore Generale dell’Unrae, l’Associazione delle Case automobilistiche estere - chiude il semestre in rallentamento: le evitabili anticipazioni sulle decisioni che potrebbero essere prese in tema di mobilità, stanno alimentando una generalizzata incertezza che si riflette anche sulla velocità di rinnovamento del parco circolante. Il cambiamento va accompagnato con una transizione gestita: nel dialogo con i Decisori Nazionali e Locali sarà importante far comprendere la necessaria coesistenza tra sostenibilità ambientale e sostenibilità economica delle persone interessate alla sostituzione di una vettura obsoleta, nonché la tutela dei posti di lavoro di quanti sono coinvolti nelle trasformazioni in atto».