Euroincentivi per l'auto, la vicepresidente Ribera conferma il progetto

Euroincentivi per l'auto, la vicepresidente Ribera conferma il progetto
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La Commissione Europea sta considerando un piano di sussidi per incrementare le vendite di veicoli elettrici (EV) a livello europeo, con l'obiettivo di sostenere l'industria automobilistica del continente e fronteggiare la crescente concorrenza cinese
24 gennaio 2025

La Commissione Europea sta considerando un piano di sussidi per incrementare le vendite di veicoli elettrici (EV) a livello europeo, con l'obiettivo di sostenere l'industria automobilistica del continente e fronteggiare la crescente concorrenza cinese. Lo riporta il Financial Times in una intervista con la vicepresidente.

Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione, ha dichiarato durante il Forum Economico Mondiale di Davos che l'UE sta esplorando opzioni per introdurre incentivi comuni, evitando un approccio frammentato basato su sovvenzioni nazionali. Ribera ha sottolineato la necessità di un equilibrio tra accelerare la transizione elettrica e garantire che i produttori europei siano in grado di soddisfare la domanda con prodotti competitivi.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha rivelato che la Commissione sta valutando la proposta avanzata dalla Germania, che aveva precedentemente abolito i propri incentivi nel 2023, causando un crollo delle vendite di EV. Attualmente, i sussidi per i veicoli elettrici variano notevolmente tra i paesi dell'UE e alcuni stati non ne offrono affatto, come l'Italia che ha esaurito questo tipo di sconti nel 2024 e per il momento non ne ha in programma altri.

Un ostacolo per Bruxelles sarà progettare un sistema conforme alle regole WTO, evitando che i sussidi finiscano in tasca dei produttori cinesi, che stanno guadagnando rapidamente quote di mercato. Ribera ha aggiunto che saranno esplorate altre misure per modernizzare l'industria europea e garantire il rispetto degli obiettivi climatici, tra cui il divieto di vendere motori a combustione dal 2035.

La Commissione potrebbe anche rivedere le sanzioni per i produttori che non rispettano gli obiettivi di vendita di EV, promuovendo investimenti invece di multe. Inoltre, Bruxelles sta valutando requisiti di trasferimento tecnologico per i produttori stranieri che vogliono stabilire fabbriche nell'UE, prendendo spunto dalle politiche adottate dalla Cina negli ultimi decenni.

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