Euro Group, l’auto elettrica fa volare la componentistica: “Ordini preventivati per 2,5 miliardi”

Euro Group, l’auto elettrica fa volare la componentistica: “Ordini preventivati per 2,5 miliardi”
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L’azienda di Baranzate (Milano) sta per chiudere una commessa da 300 milioni di euro e continua a far crescere il proprio organico
27 ottobre 2021

Euro Group Laminations continua il suo ampliamento alle porte di Milano con ulteriori 3.500 metri quadri in linee produttive che serviranno a soddisfare la richiesta che sta arrivando al gruppo di Baranzate ormai leader mondiale nella produzione di statori e rotori, che sono componenti fondamentali per i motori dell’auto elettrica. Anche perché è ormai alle battute finali la maxi-commessa pluriennale da 300 milioni di euro con un big dell’auto americano. “In effetti abbiamo dialoghi aperti anche con altri tre o quattro costruttori, la nuova area produttiva non resterà certo vuota” ha commentato soddisfatto Marco Arduini, Ceo di Euro Group che solo nel 2020 era passata da 404 a 424 milioni di ricavi e nel 2021 è salita a 580 milioni proprio grazie all’auto elettrica. Una quantità di lavoro che è stata calcolata per i prossimi anni nella stratosferica cifra di 2,5 miliardi di euro. “Commesse pluriennali che richiedono continui investimenti – ha spiegato il Ceo del gruppo al Sole 24Ore - e tenendo conto delle piattaforme che dovremo fornire stiamo parlando di 25 milioni di pezzi”. Una attività che procede a ciclo continuo sette giorni su sette (dal lunedì alla domenica mattina, con il pomeriggio dedicato alla manutenzione). Per fare fronte a tali richieste, gli investimenti nell’ultimo periodo hanno raggiunto i 30 milioni di euro all’anno. Tra i marchi che si riforniscono da Euro Group ci sono Volkswagen, Porsche, Daimler, Nissan, Ford e Gm. “Il caso eclatante è la Norvegia, con volumi ovviamente minimi - aggiunge il Ceo - dove però ad agosto più di otto auto immatricolate su dieci erano equipaggiate con i nostri componenti. Al momento credo che la nostra quota di mercato mondiale sia vicina al 40% e noi stiamo lavorando per consolidare questa leadership”. Parallelamente cresce l’organico, salito in tre anni di 400 addetti: ora il gruppo è a quota 2300, con la metà del personale concentrata in Italia, la parte restante nei siti in Messico, Usa, Cina, Russia e Tunisia.

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