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"Se applicassimo la normativa Euro 7, le auto potrebbero subire aumenti di prezzo tra i 2.000 e i 3.000 euro": questo è l'allarme lanciato da Wayne Griffiths, CEO di Seat e Cupra, a Business Insider. Un incremento, questo, che secondo Griffiths avrà gli effetti più grandi per quanto riguarda le utilitarie. "Per le auto più piccole - riflette - ci sarà un drastico aumento dei prezzi e dei costi di produzione". Abbastanza grande, ipotizza il manager, da rendere impossibile mantenerle in gamma. L'adozione degli standard Euro 7 secondo Griffiths potrebbe portare anche al licenziamento di molti dipendenti.
"Applicarlo così com'è implicherebbe smettere di costruire queste auto, con un rischio concreto di chiudere stabilimenti e perdere migliaia di posti di lavoro. È inaccettabile, sia per noi che per il resto dei produttori". Ciò non vuol dire - tiene a sottolineare Griffiths - che Seat sia contraria all'Euro 7. "Dobbiamo solo introdurlo in modo che non arrechi danni. Chiediamo solo questo". Un parere, questo, in linea con il pensiero del gruppo Volkswagen, di cui Seat e Cupra fanno parte. Il gruppo di Wolfsburg ha infatti chiesto all'Unione Europea di rimandare almeno di un anno l'introduzione del nuovo standard, in modo tale da consentire ai costruttori di adattarsi all'Euro 7, senza rischiare un fermo produttivo di mesi.