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«Bambina dimenticata in auto sotto il sole, salvata dai vigili», «Vicenza, lasciano nell’auto sotto il sole la figlia di 17 mesi: la bambina è morta». Con l'arrivo dell'estate, purtroppo, diventano sempre più frequenti i casi di genitori che per distrazione (i medici la chiamano "amnesia cognitiva") o più semplicemente mancanza di buon senso lasciano i loro bambini all'interno dell'auto parcheggiata sotto il sole.
La tragedia è dietro l'angolo, perché la temperatura nell'abitacolo di una vettura sotto il sole estivo può oltrepassare velocemente i 60° C, innescando quel malore noto come ipertermia o colpo di calore che soprattutto per i bambini, ma anche per gli animali, può essere mortale. Tutto può avvenire nel giro di pochi minuti: la temperatura di bordo, anche se il termometro segna appena 25°, all'interno di un'auto sale di 10 o 15 °C ogni quarto d’ora. L'ipertermia in un bambino dimenticato in macchina può verificarsi anche in 20 minuti, mentre la morte può arrivare entro 2 ore.
La temperatura di un bambino sale infatti da 3 a 5 volte più velocemente rispetto a quella di un adulto, per la presenza di una minore quantità di acqua nelle riserve corporee, infatti la maggior parte delle vittime hanno un'età compresa tra 0 e 4 anni.
C'è anche una conseguenza penale: nel caso di un bimbo dimenticato in auto si configura il reato di abbandono di minore, che viene punito con una pena che va da 6 mesi ai 5 anni di carcere, con le aggravanti nel caso sia coinvolto un familiare.
Che fare?
C'è una sola regola, sempre valida: d'estate i bambini (ma anche gli animali) non devono essere lasciati soli in auto nemmeno per pochi minuti. Ma siccome a tutti può capitare di distrarsi, per evitare che ciò accada, il Ministero della Salute ha preparato un opuscolo (scaricabile a questo link) con 6 semplici consigli per evitare di dimenticare il bimbo in auto:
1. Se vedi un bambino solo in macchina chiama immediatamente il 112 (numero unico europeo per le emergenze) o il 113.
2. Se trasporti sul sedile posteriore della tua auto un bambino:
- lascia i tuoi oggetti personali (borsa, telefono, valigetta, ecc.) sul sedile posteriore, vicino al
piccolo. Quest’abitudine può aiutarti a non dimenticare, quando esci dalla macchina, che
hai portato con te un bambino;
- poggia gli oggetti personali del bambino (pannolini, borse e biberon) sul sedile anteriore, in
modo che ti ricordino la presenza del bambino.
3. Quando accompagni il bambino al nido o all’asilo aggiungi sul programma dell’agenda del tuo computer o del tuo telefonino un apposito “promemoria” (oppure scrivilo sulla tua agenda di carta), che può segnalarti se hai portato o meno il bambino a destinazione, come programmato.
4. Ogni volta che si verifica un cambiamento di programma nella consegna o nel ritiro del bambino, comunicalo al partner o a un’altra persona di fiducia (come ad esempio i nonni).
5. Chiedi alla persona chi si prende normalmente cura del bambino (per esempio la responsabile dell’asilo o del nido o la baby-sitter) di avvertirti se il bambino non è stato accompagnato all’asilo o al nido, come di solito accade.
6. Quando in macchina non c’è nessuno, abbi cura di chiudere le portiere e il bagagliaio posteriore e tenere le chiavi lontano dalla portata dei bambini.
App e dispositivi per evitare la tragedia
Vi segnaliamo infine tre rimedi italiani (ma ve ne sono tanti altri) che aiutano a prevenire queste gravi distrazioni. Il primo si chiama “RemoVe Before Landing" (www.timetoremove.com) ed è in pratica un portachiavi che collega con un nastro ben visibile il seggiolino alla chiave di avviamento oppure alla portiera del guidatore. Nel momento in cui si esce dall'auto è quindi impossibile dimenticarsi del bimbo.
Il secondo si chiama “Remmy” (www.remmy.it), dall'inglese “to remind”, ed è un sensore che si applica sotto la fodera del seggiolino. Alimentato dalla presa a 12V, una volta spento il motore segnala attraverso un allarme sonoro e visivo della presenza del bambino sul seggiolino.
Infine c'è la app gratuita per smartphone e tablet “Infant Reminder” (www.infantreminder.com), su cui impostare la destinazione prima di mettersi in marcia. All'arrivo, attraverso il segnale GPS, un allarme (ma si può impostare anche un SMS o una email) ricorderà al genitore di portare con sé il bimbo.