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Gli uomini di Ford hanno delle belle attività esterne al mondo strettamente automobilistico, anche in Italia e tra queste non manca la Ford Social Home milanese, dove ci sono appuntamenti che coinvolgono per lifestyle in genere, su vari fronti, senza scordare la ristorazione indipendente come di moda oggi, con la MasterChef Night il giovedì e condivisione social di commenti al riguardo. Quanto è però più interessante e utile per la sicurezza su quattro ruote è frutto di una campagna nata negli USA e dal 2013 presente anche in Italia: Driving Skills For Life. Già dal 2013 eppure molti di quelli che leggeranno magari non ne sono a conoscenza, perché le risorse per la comunicazione sociale e l’educazione a civiltà e rispetto, anche al volante, non bastano mai. In Europa sono stati circa ventimila i ragazzi venuti a contatto con questo tipo di eventi proposti da Ford, di cui il 98%, in Italia, ha confermato di aver appreso conoscenze utili. Non sarebbe certo male se oltre i circa 10 milioni abbondanti di euro investiti dall’Ovale blu, ve ne fossero altri, per questo genere di attività.
Sono tre diverse le Suit Ford sviluppate per simulare gli effetti dell’uso di droghe e alcool, mostrate e indossate nello spazio multifunzionale in cui convergono schermo televisivo e quello dello smartphone (una serie di schermi verticali propone anche una sorta di parete con live streaming, da un piano all’altro, ndr). La FSH nei pressi di piazza Missori da un lato è uno showroom virtuale, dall’altro un contenitore media che funge da piattaforma per lanciare attività. La prima tuta che fa capire come non si sia in grado di muoversi bene anche pensando di farlo è la Drink Driving Suit, simula lo stato di ebbrezza per sperimentare i rischi causati dall’assunzione di alcool prima di guidare. La Drug Driving Suit simula gli effetti degli stupefacenti, per dare consapevolezza dei rischi in stato di alterazione psicofisica causata da droghe. L’inedita Hangover Suit infine, una volta indossata simula i sintomi dei postumi di una ‘notte di bagordi’, come spossatezza, vertigini, testa pesante e difficoltà di concentrazione. Quest’ultima ha un “titolo” meno pesante ma la rischiosità è anch’essa elevata quando ci si sente quasi a posto, anzi, confidenti nel poter fare tutto, incluso guidare, ignoranti più o meno volontariamente del fatto però che non lo si fa al pieno della reattività.
Le attrezzature sono state studiate per alterare i movimenti e l’equilibrio, tramite tutori e fasciature asimmetriche e simulare stati allucinatori mediante cuffie e occhiali, che producono riverberi colorati. In Italia il DSFL ha toccato sette città, coinvolgendo oltre 2.500 ragazzi nella fascia d’età 18-25 anni, che hanno potuto acquisire consapevolezza sulla guida responsabile, per evitare le distrazioni tipiche dello Smartphone, imparare a riconoscere tempestivamente le situazioni di pericolo, controllare il veicolo, gestire spazi e velocità. Informazioni e calendario su drivingskillsforlife.it.