Eni un po' a stelle e strisce: dopo TIM, il fondo Kkr acquista il 25% di Enilive

Eni un po' a stelle e strisce: dopo TIM, il fondo Kkr acquista il 25% di Enilive
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Un'operazione da quasi tre miliardi di euro, tra aumento di capitale ed acquisto di azioni
25 ottobre 2024

Un altro pezzetto di tricolore cambia bandiera: il fondo americano Kkr, tra i principali attori globali del private equity e che nel Belpaese sta già operando per acquisire la rete primaria e secondaria di Tim, è entrata nel capitale di Enilive, società della mobilità green della major italiana dell’energia.

Un'operazione da quasi tre miliardi di euro, divisa in due fasi: la prima, con un un aumento di capitale riservato a Kkr da 500 milioni; e poi l’acquisto diretto azioni per un controvalore di 2,4 miliardi di euro, corrispondenti al 25% del totale della società nata per la mobilità sostenibile nell'ambito delle attività del brand identificato nel mondo dalla figura del Cane a sei zampe.

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Sul piano economico, l’operazione porterà Enilive a valorizzare il proprio capitale: la grande esperienza di Kkr sarà utile per una crescita del business, garantendo l’accesso a nuovi bacini strategici, in campo energetico e non solo. 

Per Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, si tratta di un ulteriore tassello nel processo di evoluzione dell'azienda, che punta sulla diversificazione delle fonti d'approvvigionamento energetico per ridurre la dipendenza dal gas russo e puntare a valorizzare nuovi scenari operativi, ad iniziare dal progetto EastMed, la pipeline destinata a portare in Europa le grandi riserve di gas del Mediterraneo orientale.

Nel quadro di un’Eni sempre più “atlantica”, l'approdo di Kkr è anche conferma della convergenza italo-americana che porta capitali a stelle e strisce nei più importanti asset industriali nazionali.

Una strategia molto apprezzata sia dall'attuale inquilina di Palazzo Chigi che dall'ex premier Mario Draghi, che infatti hanno dato segnali di approvazione alla notizia.
 

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