Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Si chiama “pastazzo” e nonostante sia un prodotto di scarto sembra che sia preziosissimo. E' infatti quanto rimane dalla lavorazione delle arance una volta ottenuta la spremuta che arriva sulle nostre tavole. Di solito viene smaltito, con un costo che può arrivare fino a 30 euro per tonnellata, e considerando che ogni anno ne vengono prodotte 340.000 tonnellate, per la filiera agroalimentare siciliana legata agli agrumi rappresenta un costo che sfiora i 10 milioni di euro.
Eppure il pastazzo potrebbe essere sfruttato per creare biogas ed energia elettrica, magari per alimentare auto elettriche o a biometano come dimostra il progetto pilota “Energia dagli Agrumi” avviato dall’Università degli Studi di Catania e dal Distretto Agrumi di Sicilia con il contributo della The Coca-Cola Company.
Lo scarto della lavorazione degli agrumi siciliani sarà infatti trasformato da un impianto sperimentale, progettato e realizzato dalla Cooperativa Empedocle, in biogas che potrebbe essere utilizzato come carburante, oppure ulteriormente convertito in energia elettrica. Il rendimento è interessante: da 500 metri cubi di biogas si arriva ad ottenere 1 Megawatt di energia elettrica, un quantitativo sufficiente per alimentare, spiegano i responsabili del progetto, ben 333 abitazioni private.