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Colpo di spugna negli USA dell'amministrazione Trump ai limiti sulle emissioni dei veicoli varati dal precedente presidente Barack Obama. Il direttore dell'Environmental Protection Agency, Scott Pruitt, ha confermato quanto era nell'aria da tempo: l'EPA rivedrà al rialzo i tetti fissati nel precedente mandato per il periodo 2017-2025, perché «troppo alti».
Gli standard voluti da Obama per il periodo 2022-2025 «erano sbagliati», ha detto Pruitt in una nota ufficiale, che ha rimesso anche in discussione l'autonomia della California nel varare propri limiti statali sancita dalla legge attuale, il Clean Air Act. Ad oggi sono 12 gli Stati che hanno adottato i medesimi limiti della California.
Nel mirino ci sono i cosiddetti standard CAFE (Corporate Average Fuel Economy) elaborati nel 2011, che stabilivano una progressiva riduzione dei consumi fino ad arrivare 54,5 miglia per gallone (circa 4,3 l/100 km) al termine del periodo 2022-2025.
«Federalismo cooperativo non significa che uno stato possa dettare gli standard per il resto del Paese. La EPA lancerà una standard nazionale per le emissioni di gas serra che consentano ai costruttori di realizzare auto che i consumatori possono acquistare, continuando comunque a espandere i benefici ambientali e di sicurezza delle vetture più moderne. E' nell'interesse dell'America di avere degli standard nazionali», ha dichiarato Pruitt.
Non è ancora stato stabilito a quanto potrà arrivare il nuovo tetto, ma intanto la Alliance of Automobile Manufacturers, l'associazione che riunisce i maggiori costruttori operanti negli Stati Uniti, esulta: «Apprezziamo il lavoro dell'amministrazione per trovare una strada sia per migliorare gli standard ed allo stesso tempo assicurare che le nuove auto rimangano accessibili a sempre più Americani», sostiene la AAM.