Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Nel periodo 2020-2030 la media delle emissioni di CO2 della flotta commercializzata da ogni costruttore dovrà scendere del 37,5% rispetto al tetto attuale di 95 g/km in scadenza nel 2021. Così ha deciso con 521 voti favorevoli, 63 voti contrari e 34 astensioni il Parlamento Europeo.
Si tratta di una stretta rispetto alla iniziale proposta della Commissione europea di una riduzione del 30%. Un nuovo tetto è stato fissato anche per i veicoli commerciali, che dovranno tagliare le emissioni di anidride carbonica da qui al 2030 del 31%.
Un obiettivo intermedio di riduzione del 15% è stato fissato al 2025. I produttori le cui emissioni medie superano i limiti dovranno pagare un'indennità. Entro il 2023, la Commissione europea dovrà valutare se destinare o meno tali importi a un fondo specifico per la transizione verso una mobilità a emissioni zero e per sostenere la formazione dei lavoratori del settore automobilistico.
La relatrice Miriam Dalli (S&D, MT) ha dichiarato: «Come Parlamento, ci siamo fortemente battuti per salvaguardare l'integrità ambientale della proposta e apportare reali benefici in termini di salute, protezione consumatori e innovazione per i cittadini europei. Abbiamo raggiunto questo obiettivo nonostante la feroce opposizione dell'industria automobilistica e di alcuni Stati membri che hanno rifiutato di riconoscere le opportunità derivanti da un obiettivo più ambizioso».
E’ ora necessaria l'adozione formale del Consiglio UE prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.