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La Commissione per gli Stanziamenti degli Stati Uniti ha votato contro la regola che consente all'EPA di fissare i limiti delle emissioni. Il Comitato nutre preoccupazioni sull'efficacia di regolamenti che vedrebbero l'Environmental Protection Agency stabilire i limiti di CO2 per il periodo 2017-2025.
Per questo motivo la suddetta ha voluto votare per impedire all'EPA di fissare i limiti delle emissioni di scarico nel periodo in considerazione. Inoltre, con standard medi di consumo di 54,5 mpg per il 2025 (pari a circa 23,17 km/litro) da definire entro la fine dell'anno, i costruttori dovranno anche pensare a soddisfare la media di 34,1 mpg (14,49 km/litro) a partire dal 2016.
Accanto agli obiettivi economici, i costruttori di automobili e forse altre imprese, saranno anche vincolati al rispetto dei limiti sulle emissioni dei gas serra stabiliti dall'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente statunitense, e sarà così se la Commissione per gli Stanziamenti non riuscirà a decidere per suo conto.
I requisiti del 2016 dovrebbero già costare all'industria 51,5 miliardi dollari. Il Comitato suggerisce che in un periodo di elevata disoccupazione e di recessione economica, i cambiamenti dell'EPA sono troppo rapidi.
La Commissione avrebbe anche votato di ridurre il bilancio dell'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente statunitense del 17 per cento oppure a 3,2 miliardi di dollari. «I tagli e le restrizioni rappresentano la preoccupazione della Commissione - ha spiegato Harold Rogers, Presidente della Commissione Stanziamenti - che le norme senza precedenti dell'EPA strozzino le imprese e l'industria americane.»
Sembra però improbabile che il voto della Commissione passi, in quanto il Senato e l'Amministrazione Obama sostengono gli obiettivi fissati dall'EPA. Le regole del periodo 2017-2025 dovrebbero essere fissate entro il prossimo agosto.
Fonte: Ansa