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Sebbene la vertenza mediata dalla Commissione Europea sia stata chiusa, la Germania non molla sui diesel di FCA: arrivano delle nuove accuse dal Ministro dei Trasporti tedesco, Alexander Dobrindt, secondo il quale test recenti avrebbero evidenziato un nuovo defeat device su un modello Fiat.
Come riportato da Reuters, Dobrindt non ha fornito dettagli sulla vicenda, limitandosi ad annunciare una nuova richiesta di verifica. Sarà nuovamente la Commissione Europea a dover valutare i risultati dei test.
Stando a quanto raccolto dal settimanale tedesco Der Spiegel, l'Autorità Federale dei Trasporti avrebbe evidenziato lo spegnimento del sistema di depurazione dei gas di scarico dopo 90 minuti; una prova, dicono da Berlino, della presenza di un defeat device.
FCA, dal canto suo, ha negato la presenza di un «dispositivo per la manipolazione di informazioni», come già avvenuto nel caso delle prime accuse rivolte da Berlino.
Dobrindt, ricordiamo, aveva accusato il gruppo FCA di aver installato dispositivi illegali per ridurre le emissioni degli NOx nei test da banco. Il Ministro dei Trasporti italiano, Graziano Delrio, aveva definito la richiesta di Berlino all'UE «totalmente irricevibile», puntualizzando, inoltre, che i test condotti direttamente nel nostro paese non avevano evidenziato alcuna anomalia.
Nel mese scorso era arrivato l'accordo tra Italia e Germania: la chiusura della vertenza, ottenuta grazie alla mediazione della Commissione Europea, aveva visto i tedeschi rinunciare alla richiesta di richiamo degli esemplari di Fiat 500X, Doblò e Jeep Renegade dotati di motori 2.0 Multijet.