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La notizia era già nell’aria da qualche settimana e ora arriva la conferma. Il governo della Corea del Sud ha revocato ufficialmente l’omologazione alla quasi totalità delle vetture del Gruppo Volkswagen commercializzate nel Paese.
L’accusa dei coreani rivolta ai vertici di Wolfsburg è quella di aver falsificato i livelli di emissioni dichiarati. Ad essere interessati dal provvedimento sono circa 80 modelli dei marchi Volkswagen, Audi e Bentley. Le vendite, che erano già state sospese in via cautelativa dalla filiale locale del Gruppo tedesco, sono quindi di fatto bloccate in tutto il Paese.
Il governo coreano inoltre ha dichiarato di aver inflitto alla Volkswagen una multa di 17,8 miliardi di won, pari a circa 14,3 milioni di euro
Il governo coreano inoltre ha dichiarato di aver inflitto alla Volkswagen una multa di 17,8 miliardi di won, pari a circa 14,3 milioni di euro. A questo punto si dovrà mettere in moto una complessa procedura per riottenere le certificazioni ambientali necessarie per vendere auto in Sud Corea. Normalmente servirebbero circa tre mesi per completare l’operazione, ma non è difficile immaginare che servirà molto più tempo in questo caso, date le proporzioni dell’accusa.
I tempi potrebbero allungarsi a dismisura anche perché Volkswagen avrebbe intenzione di intraprendere una pesante azione legale nei confronti del governo. Una misura quasi scontata considerate le conseguenze economiche che potrebbe avere la decisione del governo. E non si parla di numeri trascurabili, visto che dallo scorso novembre il Ministero dell’Ambiente coreano ha revocato le certificazioni ambientali a circa 209.000 modelli del Gruppo, che corrispondono al 68% delle vendite VW nel Paese a partire dal 2007.
Insomma una nuova tegola per Wolfsburg, che andrà a pesare sui conti del Gruppo, soprattutto se gli avvocati non riusciranno a limitare il più possibile i danni.